Afghanistan, l'attesa dei risultati elettorali tra le violenze
Un civile è morto e altri 22 sono rimasti feriti per un attacco nella provincia meridionale
afghana di Zabul, nel giorno in cui si attende l’annuncio dei risultati relativi allo
spoglio del 40% dei seggi delle elezioni del 20 agosto, da parte della Commissione
elettorale. Intanto, nell’ambito della Missione dell'Onu in Afghanistan si parla di
una conferenza internazionale di sostegno all'Afghanistan da svolgersi appena si sarà
insediato il nuovo governo. Oggi, è giunto in Afghanistan per una visita a sorpresa
il primo ministro britannico, Gordon Brown. È arrivato nella provincia meridionale
di Helmand dove opera la maggior parte delle truppe britanniche e dove oggi si è recato
anche il capo delle forze internazionali Isaf, il generale statunitense Stanley McCrhystal.
Ma quali sono le reazioni in Afghanistan al dibattito internazionale e alla copertura
mediatica internazionale del dopo elezioni? Giancarlo La Vella lo ha chiesto
a Maurizio Salvi, inviato a Kabul dell’Ansa:
R. - Intanto,
hanno provocato una crescita della tensione politica le notizie pubblicate sull’esistenza
di una cena burrascosa tra l’inviato speciale statunitense, Richard Holbrooke, e il
presidente Karzai. Hanno creato un certo malessere qui a Kabul, perché vengono considerate
come una pesante ingerenza negli affari interni. D. - Il testa
a testa tra Karzai, presidente uscente, e Abdullah, secondo te, terminerà con un accordo
per la spartizione del potere? R. - È possibile che il divario che
vede in questo momento in vantaggio il presidente uscente Karzai possa ampliarsi,
ma è anche possibile che Karzai sia ancora al di sotto di questa soglia critica del
50 per cento più uno dei voti, quella che gli permetterebbe di chiudere la partita
al primo turno. È proprio su questo che tutti dicono sia in corso una trattativa tra
i due principali candidati sulla riorganizzazione del potere in Afghanistan.