Comunicato della Commissione di lavoro bilaterale permanente tra la Santa Sede e lo
Stato d'Israele
La Commissione di lavoro bilaterale permanente tra la Santa Sede e lo Stato d'Israele
si è riunita mercoledì scorso per proseguire i negoziati sull'Accordo Economico. Secondo
quanto rende noto un comunicato congiunto redatto al termine dei lavori: "I colloqui
si sono svolti in un'atmosfera di grande cordialità e le delegazioni sono certe di
aver contribuito a far progredire i colloqui verso il desiderato Accordo". Scopo dei
negoziati, il raggiungimento di un accordo su tutte le questioni di proprietà e imposte
pendenti perché la Chiesa possa contare sulla sicurezza giuridica e fiscale che le
permetta di svolgere il suo apostolato. Tra i temi dell'accordo economico che Israele
e la Santa Sede stanno preparando dal 1993 c'è la garanzia della tutela giuridica
in caso di controversia, così come figurano la salvaguardia del patrimonio ecclesiastico
(particolarmente i luoghi santi), un regime fiscale per la Chiesa che riconosca e
riaffermi i diritti che aveva al momento della creazione dello Stato di Israele e
la sicurezza sociale per il clero e i religiosi. Quando la Santa Sede ha istituito
relazioni diplomatiche con lo Stato di Israele nel 1993, come gesto di buona volontà,
Giovanni Paolo II ha optato per proporre un Accordo Fondamentale e di negoziare in
seguito le questioni in dettaglio. I prossimi incontri della Commissione – specifica
il comunicato - avranno luogo il 15 e il 16 settembre a Gerusalemme. Nel luglio scorso
è stato annunciato che la prossima riunione plenaria della Commissione si celebrerà
il 10 dicembre in Vaticano.