2009-08-26 15:21:32

Intervento del cardinale Tettamanzi al Convegno “Babele, Bibbia e Corano”


Le relazioni tra “Babele, Bibbia e Corano” sono state al centro dell’incontro organizzato dall’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani tenutosi lunedì scorso nella sede della Biblioteca Ambrosiana a Milano. Al convegno è intervenuto l’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi. Il porporato ha affermato che “il nostro tempo ha bisogno di solide basi di dialogo e di confronti tra esperienze e culture assai diverse tra loro”. Culture che “vengono a contatto, sovente in modo brusco, a causa del movimento migratorio non sempre ordinato e in continua crescita”. “La travagliata temperie economica – ha spiegato il cardinale Dionigi Tettamanzi – crea seri problemi anche di semplice sopravvivenza”. “La crisi dei valori – ha aggiunto – rischia di mettere in secondo piano la dimensione spirituale dell’uomo”. L’emergenza educativa, avvertita da tutti, impone inoltre “strategie e interventi di riequilibrio in un mondo giovanile fragile ed esposto a gravi rischi”. In questa società è quindi sempre più importante, secondo il porporato, il ruolo delle religioni: “Con il loro richiamo ai valori spirituali – ha sottolineato il porporato le cui parole sono state riprese dall'Osservatore Romano – le religioni vengono in soccorso all’uomo facilmente oppresso dalle tribolazioni facendogli scoprire la sua vera dimensione, mostrandogli ragioni di speranza, incoraggiandolo a cercare e praticare il bene proprio e della comunità”. Per combattere l’analfabetismo religioso, il libro può costituire uno strumento, un veicolo prezioso: “Le biblioteche religiose – ha detto – hanno salvato dalla distruzione i documenti fondamentali della cultura e della tradizione”. A tutti i bibliotecari il cardinale Dionigi Tettamanzi ha rivolto infine l’invito “a favorire comuni strategie educative per la formazione”. (A.L.)







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