2009-08-26 14:58:57

Aperto a Padova il campo estivo dell'Azione Cattolica dedicato ai seminaristi. Interviste a Franco Miano e mons. Sandro Panizzolo


Seminaristi di tutta Italia a Padova a “scuola” di Azione cattolica. Da oggi, fino al 30 agosto prossimo un centinaio i futuri presbiteri, provenienti da tutte le regioni e diocesi d'Italia, parteciperanno al campo estivo proposto dall'Azione cattolica nazionale. L'iniziativa vedrà la partecipazione, tra gli altri, dell'assistente generale di Azione cattolica, mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina. Davide Dionisi ha chiesto al presidente nazionale dell’Aci, Franco Miano, quali sono gli obiettivi principali dell’iniziativa e a mons. Sandro Panizzolo, rettore uscente del seminario Maggiore di Padova e redattore della “Ratio” sui seminari in Italia, come è cambiata negli anni la figura del seminarista:RealAudioMP3

R. - L’obiettivo fondamentale è quello di far conoscere l’Azione Cattolica, che è associazione radicata nelle Chiese locali e nella parrocchia, a coloro che saranno i futuri sacerdoti per sottolineare, in modo particolare, questo essere insieme nella Chiesa corresponsabili della missione, che è anche il titolo che abbiamo scelto quest’anno per il campo seminaristi. La particolarità, inoltre, è data dal fatto che ogni anno questo avvenimento si svolge in una diocesi diversa, proprio per rimarcare con forza il legame tra l’Associazione e una Chiesa locale concreta, rappresentata anche in modo particolare dal suo presbiterio.

 
D. - Come si articola la proposta?

 
R. - La proposta si articola in più livelli. Da un lato, c’è un approfondimento di fondo delle problematiche di ordine teologico e culturale, che fondamentalmente sono legate alla presenza dell’Azione Cattolica nella Chiesa locale, tra ministerialità e annuncio, e della reciprocità tra sacerdoti e laici, che rappresenta un punto di forza della proposta dell’Azione Cattolica, da sottolineare tanto più poi in questo Anno sacerdotale. Quindi, alcuni elementi forti di contenuto, con un confronto sul significato stesso della comunione, della corresponsabilità nella vita della Chiesa.

 
D. - Mons. Sandro Panizzolo, come è cambiata negli anni la formazione sacerdotale?
 
R. - L’aggiornamento della formazione sacerdotale risente molto della diversa figura del prete, che viene proposta dal Concilio, dalla Pastores dabo vobis, dalla “Nuova Ratio” italiana. Questi documenti presentano la figura del prete in chiave non più prevalentemente culturale, ma pastorale. E allora, in questa prospettiva, il prete non è più considerato al di fuori o sopra la comunità, ma profondamente inserito in essa, discepolo e pastore allo stesso tempo.

D. - Vogliamo tracciare insieme il profilo del seminarista oggi...

 
R. - Il seminarista oggi è un autentico credente, inserito pienamente nell’esperienza della sua Chiesa diocesana e poi capace di relazioni ampie, appassionato della Chiesa e proiettato verso le nuove evangelizzazioni.

 
D. - Iniziative come questa, promossa dall’Azione Cattolica e dal Seminario Maggiore di Padova, in che modo possono contribuire alla crescita del seminarista?

 
R. - Innanzitutto, gli fanno scoprire la bellezza della collaborazione, della dinamica sinodale, il rispetto nei confronti dei laici, che hanno sensibilità, spiritualità e carismi diversi dai loro. (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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