2009-08-25 15:55:12

India: incontri di preghiera per le vittime delle violenze anticristiane in Orissa


In alcuni Stati dell’India – riferisce l’Osservatore Romano - si prega per commemorare i cristiani uccisi dai fondamentalisti indù ad Orissa nell’agosto del 2008. Ad un anno dall’ondata delle violenze, causate dall'uccisione di un leader religioso indù, lo Swami Lakhmananda Saraswati da parte di gruppi estremisti, ieri ed oggi si sono svolti incontri interreligiosi per lottare contro l’odio e la violenza. Uniti nella preghiera contro la civiltà della distruzione e della morte per lanciare un messaggio di pace e di dialogo, elementi imprescindibili per ristabilire l’armonia e il civile confronto in un grande Paese multireligioso e multiculturale come l’India. L’arcivescovo di Cuttack- Bhubaneswar, mons. Raphael Cheenath, ha ricordato che “nella stessa Orissa, come in altri Stati dell’India gli episodi di violenza contro le comunità cristiane vengono tutt’ora perpetrati”. “Molti rifugiati – ha spiegato il presule - non rientrano nelle loro dimore per paura di essere di nuovo oggetto di attacchi e di possibili minacce. Molti dei criminali oppongono una strenua resistenza alla ricostruzione delle chiese e delle abitazioni”. “Inoltre – ha precisato mons. Cheenath - la soluzione del fenomeno è stata rallentata dalla mancanza di una decisa azione dell’amministrazione pubblica locale, anche se dei risultati, seppur minimi, si sono raggiunti”. (G.C.)







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