2009-08-24 15:42:50

La Chiesa celebra la festa dell’apostolo Bartolomeo: dall'iniziale pregiudizio alla totale adesione a Cristo


Ricorre oggi la memoria di San Bartolomeo, tra i dodici discepoli scelti da Gesù per farne i suoi inviati. "Un esempio di viva e profonda adesione a Cristo", lo ha ricordato Benedetto XVI in una catechesi dedicata a suo tempo all’apostolo. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

Non accorre alla prima chiamata, Bartolomeo, ma sarà capace di donarsi totalmente alla causa di Cristo. La tradizione lo identifica come Natanaele, che significa“Dio ha dato”, posto nel Vangelo di Giovanni accanto a Filippo, che gli aveva comunicato di aver trovato “Gesù, figlio di Giuseppe, da Nazareth” “colui del quale hanno scritto Mosé nella Legge e i Profeti. E Natanaele aveva risposto contestando con un pregiudizio: “Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?" Infatti, secondo le attese giudaiche il Messia non poteva provenire da un villaggio tanto oscuro. Ma Filippo insiste: “Vieni e vedi”. Un’esortazione che il Papa rinnova invitando a non accontentarsi delle sole parole nel nostro rapporto con Gesù:
 
“La nostra conoscenza di Gesù ha bisogno soprattutto di un'esperienza viva: la testimonianza altrui è certamente importante, poiché di norma tutta la nostra vita cristiana comincia con l'annuncio che giunge fino a noi ad opera di uno o più testimoni. Ma poi dobbiamo essere noi stessi a venir coinvolti personalmente in una relazione intima e profonda con Gesù”.
 
Ed è Giovanni a raccontare l’incontro tra Natanaele e Gesù che lo apostrofa: "Ecco davvero un Israelita, in cui non c’è falsità". Sorpreso Natanaele replica: "Come mi conosci?". "Prima che Filippo ti chiamasse - risponde Gesù - io ti ho visto quando eri sotto il fico", riferendosi certamente a “un momento decisivo” nella vita del futuro discepolo, che toccato nel cuore rende “una confessione di fede limpida e bella” - sottolinea Benedetto XVI - dicendo: "Rabbì, tu sei il figlio di Dio, tu sei il re d’Israele". Rende onore Natanaele al Dio del cielo e della terra.

 
Poche altre notizie sono giunte della vita di San Bartolomeo, a dimostrare - osserva Benedetto XVI - “che l’adesione a Gesù può essere vissuta e testimoniata anche senza il compimento opere sensazionali”. Risale infatti al Medioevo il racconto della sua morte per scuoiamento, che divenne molto conosciuto, ripreso da Michelangelo nella scena del Giudizio Universale nella Cappella Sistina, dove san Bartolomeo regge con la mano sinistra la propria pelle, sulla quale l’artista impresse il suo autoritratto. Da ricordare, infine, che reliquie di San Bartolomeo sono venerate a Roma nella Chiesa a lui dedicata sull’Isola Tiberina, dove sarebbero state portate dall’imperatore tedesco Ottone III nel 983.







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