Inaugurata a Rimini la XXX edizione del “Meeting per l’amicizia tra i popoli”
Ha avuto inizio stamani a Rimini il “Meeting per l’amicizia fra i popoli” di Comunione
e Liberazione. L’incontro si è aperto con la Santa Messa presieduta dal vescovo della
città romagnola, mons. Francesco Lambiasi, che ha letto il messaggio del Santo Padre.
Il servizio del nostro inviato a Rimini, Luca Collodi:
“Il Meeting
continui a raccogliere le sfide e gli interrogativi che i tempi di oggi impongono
alla fede”. Nel messaggio inviato tramite il segretario di Stato cardinale Tarcisio
Bertone, il Papa scrive come l’avvenimento cristiano rappresenti un’incontro e quindi
un’esperienza di conoscenza per l’uomo. Ma come raggiungere una conoscenza affidabile
e oggettiva? Benedetto XVI sottolinea come la gnoseologia, la teoria della conoscenza,
e l’epistemologia, la conoscenza scientifica, abbiano portato alla luce il ruolo “determinante
del soggetto della conoscenza”. Guardando in particolare alla scienza, sottolinea
i limiti della conoscenza scientifica che proponga “il dogma positivista della pura
obiettività, il cui oggetto sembra essere regolato dalla prospettiva dell’osservatore
che condiziona il risultato”. Per il Papa la pura obiettività “risulta pura astrazione”,
espressione di una conoscenza “inadeguata”. E ciò vale non solo per le scienze naturali,
ma anche per la storia che spesso trasmette visioni del mondo legate “alla libertà
degli uomini, alle loro scelte, alla loro diversità”. Lo studioso che accosta il suo
oggetto di conoscenza, afferma Papa Benedetto, deve “sceverare tutto ciò”. Con la
conseguenza che la conoscenza non può essere come la registrazione di uno spettatore
distaccato. Ecco perché - riprende il Papa riferendosi al tema del Meeting - la conoscenza
può essere un avvenimento. “Perché avviene come un vero e proprio incontro tra un
soggetto e un oggetto, che non si mantengono ad asettica distanza, ma si influenzano
reciprocamente proprio quando vengono in contatto”. Un processo di conoscenza che
per Benedetto XVI passa attraverso “l’onestà intellettuale” e “la disponibilità all’ascolto”
di chi vuole conoscere, accogliendo l’oggetto della conoscenza con “simpatia”. “E’
la forza conoscitiva dell’amore e amare significa conoscere. Ed è proprio l’amore
lo strumento privilegiato per conoscere la verità e l’avvenimento dell’incontro” con
il Creatore dell’uomo.
La 30.ma edizione del Meeting
di Comunione e Liberazione si è aperta nei padiglioni della Fiera con la celebrazione
della Santa Messa da parte del vescovo della città, mons. Francesco Lambiasi, davanti
a seimila persone:
“Oggi non è più possibile essere cristiani per abitudine
o per convenzione ma solo per scelta. E la scelta di Cristo può avvenire solo per
innamoramento e per convinzione. Tutti i giorni sentiamo di qualcuno che si tira indietro
e stacca i contatti con la Chiesa del Signore perché giudica il discorso cristiano
troppo duro. Chi non crede in Gesù non conosce realmente il reale”.
Sono
oltre 3 mila i volontari che animeranno questa 30.ma edizione del Meeting provenienti
dall’Italia, Russia, Spagna, Portogallo, Lituania, Kosovo, Francia, Svizzera, Gran
Bretagna. La Fiera ospiterà fino al 29 agosto 116 incontri, 8 mostre, 26 spettacoli
e 299 relatori e ospiti con una presenza attesa dagli organizzatori di oltre 700 mila
persone.