Creta: nuovi attacchi vandalici nel cimitero cattolico di Chanià
“L’unico settore questa volta non toccato è stato quello militare francese, dove riposano
i soldati francesi caduti nei combattimenti per la liberazione di Creta (1896-1913)”,
mentre “nel 2007 la distruzione è stata totale”. E’ la riflessione di mons. Fragkiskos
Papamanolis, vescovo di Syros, Milos e Santorini, in riferimento agli attacchi vandalici
consumatisi nella notte tra l’1 ed il 2 agosto scorso quando ignoti “hanno furiosamente
danneggiato il Cimitero cattolico di Chanià, nell’isola di Creta, in Grecia, distruggendo
le tombe dei morti, scoperchiando le tombe, spezzando i marmi e le croci, distruggendo
le iscrizioni tombali”. E’ la quarta volta che accade un simile episodio già registrato
nel marzo del 2005 e nell'ottobre del 2007. “In passato – ha affermato il vescovo
Papamanolis – i danneggiamenti sono stati attribuiti a degli ignoti drogati. A quanto
pare, però, andrebbero attribuiti a persone che vorrebbero allontanare o far scomparire
il Cimitero cattolico da Chanià” ed ancora : “A tutti questi diciamo: 'Rispettate
la memoria dei morti'”.“Due anni fa, quando era accaduto qualcosa di simile al Cimitero
ortodosso di Constantinopoli,il nostro Governo lo aveva trasformato in problema nazionale”,
ha ricordato il presule. “Però, quando le due volte precedenti il nostro Cimitero
a Chanià è stato danneggiato da sacrileghi e vandali invasori – ha invece osservato
–, tutte le autorità sono rimaste inerti, hanno coperto con il silenzio il problema
e non hanno fatto niente per riparare l’oltraggio alla memoria dei morti, e nemmeno
ci hanno aiutato per la reintegrazione dei danni”. Mons. Papamanolis rivolge una domanda:
“Le ossa dei cristiani cattolici non si meritano forse il rispetto come le ossa dei
nostri fratelli ortodossi?”. Infine l’appello: “Chiediamo ancora una volta ai Ministeri
della Giustizia e dell’Ordine Pubblico di proteggerci perché le ingiustizie che subiamo,
come Chiesa Cattolica, specialmente a Creta, si accumulano e si moltiplicano”. Su
undici milioni di abitanti, la Grecia – scrive l’agenzia Zenit - conta solo 50mila
cattolici greci (lo 0.5% della popolazione). Tuttavia, in meno di 20 anni, si è andato
aggiungendo un alto numero di cattolici stranieri, polacchi, filippini, iracheni etc.
– stabilitisi in terra ellenica soprattutto per ragioni di lavoro. Portando la comunità
cattolica a 350mila unità. (A.V.)