“La Turchia è uno Stato laico in cui esistono delle lacune, ma ha la capacità di colmare
queste lacune e faremo di tutto per adempiere i nostri doveri”. E’ quanto ha dichiarato
il primo ministro turco, Tayyp Erdogan, durante la visita del 15 agosto al monastero
di San Giorgio di Kudunas e all’orfanatrofio, la cui proprietà è stata attribuita
nel 2008 al Patriarcato di Costantinopoli dalla Corte di Strasburgo. Il premier turco
è stato accolto sull’Isola dei Principi dal Patriarca ecumenico di Costantinopoli
Bartolomeo I. Erdogan ha pranzato con tutti i rappresentanti delle minoranze religiose
in Turchia (greci, armeni, ebrei, siri-ortodossi e cattolici) su invito dell’amministrazione
locale. Il premier Erdogan ha espresso la volontà che la sua presenza “possa aiutare
a trovare una soluzione alle annose questioni che affliggono le minoranze di questo
Paese, in quanto i principi del partito Akp, sono contrari a qualsiasi discriminazione
di natura locale, religiosa ed etnica”. Il primo ministro Erdogan – ha detto infine
il Patriarca Bartolomeo I ad AsiaNews - ci ha dato molte speranze e perciò siamo ottimisti.
Speriamo che con l’aiuto della Madonna, tutto possa aver un esito positivo”. “La visita
del premier - ha concluso - è stata l’occasione per esporre direttamente tutti i nostri
problemi, benché lui ne sia già a conoscenza”. Non sempre, però, le minoranze religiose
trovano risposte adeguate alle loro richieste: la Chiesa cattolica, ad esempio, ha
espresso recentemente il proprio disappunto per la decisione del Ministero del turismo
turco di adibire esclusivamente a museo la Chiesa di Tarso. Dopo la conclusione dell’Anno
Paolino, durante il quale la Chiesa è stata utilizzata anche come luogo di culto,
è nuovamente valida la prassi di tutti gli altri luoghi turchi in cui le celebrazioni
liturgiche cristiane sono consentite solo occasionalmente. (A.L.)