Chiesa slovena: con nazismo e fascismo condannare anche il comunismo
Il 2 aprile 2009 il Parlamento Europeo ha invitato a “proclamare il 23 agosto la Giornata
europea della memoria delle vittime dello stalinismo e del nazismo, per commemorare
in modo degno e imparziale il loro ricordo”. La Commissione Giustizia e Pace della
Conferenza Episcopale Slovena richiama l’opinione pubblica slovena ad unirsi il 23
agosto alla Giornata europea della memoria delle vittime slovene dei regimi totalitari
e dittatoriali: anzitutto dell’occupazione da parte dei nazisti e dei fascisti, poi
della rivoluzione attuata dal Partito Comunista. “Noi Sloveni – si legge nel documento
firmato da mons. Anton Stres, arcivescovo coadiutore di Maribor e presidente della
Comissione Giustizia e Pace - siamo uno di quei popoli europei che hanno subito in
modo particolarmente violento il terrore e la violenza fascista, nazista e comunista.
Nell’opinione pubblica slovena il nazismo e il fascismo sono valutati in modo adeguato
e rifiutati, mentre per il regime comunista totalitario siamo ancora in attesa di
una condanna inequivocabile”. “I motivi – si legge nel testo - sono diversi. Uno è
ravvisabile nel fatto che il comunismo in Slovenia è rimasto al potere molto tempo,
nascondendo la sua vera immagine. Il Parlamento Europeo si misura su questo, quando
dice che “nessun organo politico o partito politico ha il diritto esclusivo di spiegare
la storia” e che “questi organi e partiti non possono affermare di essere obiettivi”.
“Negli ultimi tempi – si sottolinea poi nel documento - alcuni tentano addirittura
di ‘riabilitare’ il nostro passato comunista e i suoi responsabili, sminuendo i crimini
compiuti dai responsabili del regime. Intitolare nuovamente la strada principale di
Ljubljana, capitale della Slovenia, in onore di Tito e continuare a conservare i titoli
di strade e piazze in onore dei responsabili del regime comunista è completamente
in opposizione alla lettera e allo spirito della suddetta Dichiarazione del Parlamento
Europeo e della Risoluzione n. 1481 dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa
del 26 gennaio del 2006 sulla necessità di una condanna internazionale dei crimini
dei regimi totalitari comunisti”. Il fine ultimo di queste commemorazioni – si legge
infine nel documento - deve essere la riconciliazione del popolo, perché la riconciliazione
vera e duratura può essere fondata solo sulla verità”. La Commissione Giustizia e
Pace della Conferenza episcopale slovena “richiama di nuovo alla ricerca imparziale
della verità e ad atti di amore della verità e di riconciliazione”. (A.L.)