2009-08-20 15:20:45

Perù: il presidente Garcìa incontra i vescovi


“Sono convinto che la Chiesa cattolica in Perù sia una delle basi essenziali per la spiritualità e la storia del Paese”. Con queste parole si è presentato ieri ad un gruppo di giornalisti il presidente del Perù, Alan Garcìa, dopo aver incontrato nella sede della Conferenza episcopale i 50 vescovi riuniti per la loro 94.ma Assemblea straordinaria. Alan Garcìa era in compagnia di José Antonio García Belaunde, ministro degli Affari Esteri, Nidia Vílchez, ministro per la condizione della Donna e Aurelio Pastor, ministro della Giustizia. La delegazione governativa si è intrattenuta a lungo con l’assemblea episcopale ma non sono state fornite informazioni sui temi al centro dell’incontro. La stampa locale era molto interessata nel conoscere dettagli sul come sono state superate le recenti tensioni dopo che il ministro della Giustizia, in una riunione internazionale, aveva indicato un sacerdote come “istigatore” della violenze etniche che si sono registrate, con diversi morti, nella regione amazzonica. Il presidente ha definito l’incontro “un dialogo fraterno molto utile per affrontare i gradi temi dello sviluppo spirituale e materiale del Paese”. “Mi congedo molto soddisfatto e al tempo stesso confortato per le parole dei vescovi, per il loro messaggio e soprattutto per il loro lavoro”. Da parte sua l’arcivescovo Miguel Cabrejos, arcivescovo di Trujillo e presidente della Conferenza episcopale ha voluto ringraziare la visita di Alan Garcìa: “Ci ha permesso - ha precisato - di scambiare opinioni e idee sulle grandi questioni che il Paese e i peruviani hanno davanti per il futuro”. E’ tutto pronto, intanto, per la grande Colletta nazionale che si svolgerà nel Paese da domani fino a domenica con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno delle popolazioni vittime dei terremoti di due anni fa. L’obiettivo è anche di avviare la ricostruzione delle principali chiese di quattro località: Cañete, Chincha, Pisco, Ica e Huancavelica. La Colletta quest’anno ruota intorno ad un messaggio che desidera rendere tangibile il suo spirito e scopo: “Il terremoto distrugge, la Condivisione costruisce”. Gli organizzatori, che per conto dell’Episcopato lavorano da mesi per il successo dell’evento, hanno spiegato che nella giornata di sabato tramite la televisione, che presenta per la prima volta la maratona televisiva “Telecondivisione”, sarà possibile fare delle donazioni con strumenti informatici ed elettronici. Come accade spesso nel caso di questi eventi già sono decine gli artisti, intellettuali, cantanti e figure popolari che hanno dato la propria adesione all’iniziativa. Alla Colletta, dal 1990, anno della sua prima edizione, prendono parte tutti gli anni migliaia di volontari che oltre a raccogliere le offerte sono disponibili anche a dare informazioni sulle collette precedenti, sui risultati e, in particolare, su come sono stati utilizzati i fondi raccolti. (L.B.)







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