Angola: l’arcivescovo di Luanda, mons. Franklin, riflette sulla pace sociale e lo
sviluppo del Paese
“In questo momento, per raggiungere la pace occorre che se ne discuta, che sia parte
dell’educazione, ma soprattutto servono più posti di lavoro per risolvere i problemi
socio economici del Paese, usando sempre il dialogo”. Questo il pensiero dell’arcivescovo
di Luanda, dom Damião Franklin, in un’intervista rilasciata all’agenzia portoghese
Angop. Il presule ha spiegato che la Chiesa e i vescovi apprezzano il clima di pace
e ricostruzione che vive il Paese ormai da sette anni, e in questo contesto ha rinnovato
un appello al consolidamento della pace. Ha inoltre sottolineato che non basta soltanto
la fine della guerra, ma occorre anche riflettere su tutti gli aspetti dello sviluppo,
perché la pace sociale è la più importante sfida del Paese, che esige la partecipazione
di tutti gli angolani. L’arcivescovo ha auspicato una maggior quantità di investimenti
nell’educazione e nella sanità, per dare risposta alle sfide che riguardano i diritti
fondamentali dei cittadini dell’Angola. Per quanto riguarda l’impegno della Chiesa
per favorire la pace, ha ricordato che il suo contributo in questi anni è stato in
particolare nella formazione dei cittadini a una coscienza democratica assieme ai
suoi continui appelli alla pace e alla riconciliazione. “Consapevoli che lo sviluppo
non è solo materiale ma anche spirituale - ha concluso dom Damião Franklin - come
Chiesa chiediamo ai nostri fedeli di essere più attivi in tutti i campi in cui è in
gioco il bene comune”. (A cura di Virginia Volpe)