I vescovi dell'Asia lanciano un appello alla speranza e alla missione
Un invito all’ascolto della Parola di Dio, un appello alla fede e alla speranza e
una chiamata alla missione. E’ in sintesi il messaggio finale della IX plenaria della
Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia (Fabc) che si è conclusa ieri a
Manila, nelle Filippine, con una celebrazione eucaristica presieduta dall’inviato
papale, il cardinale Francis Arinze. Nella cerimonia conclusiva, presso il Centro
Pio XII di Manila, il padre gesuita Catalino Arevalo ha ricevuto uno speciale riconoscimento
per il suo ruolo di “Padre della Teologia asiatica”. Come vivere il mistero eucaristico
è stato il tema centrale di tutte le riflessioni e, dunque, del documento finale.
Padre Georges Cheung, responsabile del Servizio documentazione della Radio
Vaticana, ne ha parlato con l’arcivescovo di Cotabato, nelle Filippine, mons. Orlando
Quevedo, degli Oblati di Maria Immacolata, già presidente della Consulta filippina
dei vescovi. R.
– The final document talks about the Eucharist as a life, and that life is … Il
documento finale parla dell’Eucaristia come della vita, e questa vita è Gesù stesso.
A volte pensiamo al Pane della vita come ad un simbolo: invece no, per noi cattolici
l’Eucaristia è vera, è Gesù stesso. L’argomento centrale dell’assemblea era "Come
viviamo l’Eucaristia in Asia?" Nel documento finale sono comprese due raccomandazioni:
una guarda verso l’interno, diciamo che è una raccomandazione all’azione pastorale,
che ha per domanda: come la comunità cattolica può comprendere meglio l’Eucaristia,
in modo da poterla vivere nella vita concreta? La seconda raccomandazione, invece,
va all’esterno, guarda fuori dalla Chiesa, guarda alla società. In particolare, alla
società asiatica, con i problemi riguardo alla pace, alla violenza, alla distruzione
ecologica, al relativismo strisciante e al modello di sviluppo capitalistico che,
nell’attuale processo di globalizzazione, non aiuta i Paesi poveri come dovrebbe.
D. – Lei pensa che sia questo il momento giusto
affinché l’Asia dia il suo contributo e aiuti la Chiesa a trovare la sua strada?
R.
– The Holy Father Pope John Paul II has encouraged the Church in Asia … Papa
Giovanni Paolo II aveva incoraggiato la Chiesa in Asia a fare proprio questo: a condividere
i suoi doni con il mondo. “Siate missionari”, egli disse. E non intendeva “missionari”
nel senso di fare proselitismo, bensì “missionari” perché condividessimo la storia
di Cristo con gli altri; anche il nostro modo di vivere le comunità – con un fondamento
teologico e pastorale – è un ulteriore contributo che possiamo dare, nelle piccole
comunità cristiane o le comunità ecclesiali di base. Sono molto felice del fatto che
la Chiesa in Germania si sia accorta di questo nostro impegno ed ha inviato alcuni
suoi vescovi per osservare questo che noi definiamo “il dono che le comunità asiatiche
possono dare al mondo”.
Ma quali sono i doni che la
Chiesa d’Asia ha da offrire? Fausta Speranza lo ha chiesto a padre Georges
Cheung che ha seguito per la nostra emittente tutta la Plenaria:
R. – Je crois
que une des choses – et nous l’avons vécu samedi soir … Credo che uno di
questi doni – e noi l’abbiamo vissuto sabato sera in un piccolo gruppo che si è recato
in 12 parrocchie – è la vitalità, la gioia, la semplicità e al tempo stesso la qualità
della vita in parrocchia. Sicuramente la parrocchia nella quale sono stato, con alcuni
vescovi, sacerdoti e gruppi di laici che hanno organizzato l’incontro, è una parrocchia
molto vivace, molto gioiosa, una parrocchia felice di esistere in quanto cristiana
e cattolica.
D. – La famiglia è un tema centrale
in tutte le società. Qual è il ruolo, quali i problemi e quali le potenzialità della
famiglia in Asia?
R. – En Asie, heureusement d’un
coté, la famille à toujours un grand rôle, … In Asia – da un lato, fortunatamente !
– la famiglia riveste ancora un ruolo importante e molto positivo: infatti, probabilmente
questa è la ragione per cui le parrocchie sono ancora vive! Per contro, purtroppo,
la famiglia è minacciata dalle modernità della vita, come ad esempio il lavoro che
richiede sempre più tempo e che costringe i genitori a lavorare sempre di più per
avere più denaro; vi sono famiglie che finiscono separate a causa del lavoro. Nelle
Filippine, ad esempio, ci sono molte persone che vanno a lavorare all’estero … Insieme
ad altri fattori, le condizioni di vita moderne minacciano la stabilità della famiglia,
e le Chiese devono trovare soluzioni, rimedi perché diversamente le condizioni positive
del momento non potranno durare in eterno!