Afghanistan: attentato kamikaze contro la Nato nel cuore di Kabul
A cinque giorni dalle elezioni presidenziali, in Afghanistan non si ferma l’escalation
di attacchi dei ribelli integralisti. Stamani un attentato suicida ha scosso il cuore
di Kabul. I talebani hanno rivendicato l'azione affermando che l'obiettivo del kamikaze
doveva essere la sede della vicina ambasciata statunitense. Ci riferisce Marco Guerra: Alle ore 8,30
locali, un attentatore suicida al volante di un auto imbottita con 500 kili di dinamite
si è fatto esplodere davanti all'ingresso del quartier generale delle forze
militari internazionali, causando almeno sette morti e 91 feriti. Il kamikaze è riuscito
a superare 3 ceckpoint prima di farsi saltare in aria nella zona più protetta di Kabul,
sede delle ambasciate di Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti, nonché della residenza
del presidente della Repubblica. E proprio la sede diplomatica americana doveva essere
l’obiettivo principale dell’azione come hanno poi ammesso i talebani nella rivendicazione.
I ribelli sono comunque riusciti a lanciare il messaggio che possono attaccare dovunque
e in qualsiasi momento. E questo sembra smentire le voci sempre più insistenti di
un accordo tra il presidente Karzai e i talebani per una tregua in vista dell’apertura
delle urne il 20 agosto. L’atto è stato condannato con forza da Karzai che in questi
ultimi giorni di campagna elettorale sta cercano di accaparrasi l’appoggio anche
degli ambienti più radicali per superare il 50% delle preferenze. Soglia che gli consentirebbe
l’elezione al primo turno. E in questo senso va l’approvazione del testo sul diritto
di famiglia che autorizza le usanze tribali sciite, costato al presidente uscente
l’accusa di aver venduto i diritti delle donne in cambio di voti.