2009-08-14 15:19:22

I vescovi della Bolivia condannano duramente gli attentati a La Paz


La segreteria della Conferenza episcopale della Bolivia, ha condannato duramente, in un comunicato reso noto ieri, i recenti attentati che sono stati fatti nella capitale, La Paz, e che hanno causato sette feriti, due dei quali versano in condizioni molto gravi. L’altro ieri, in due zone diverse della città, sconosciuti hanno fatto esplodere bombe artigianali che oltre a causare danni alle persone hanno creato panico e danneggiato diversi stabili. “Questo tipo di atti - si legge nel comunicato - feriscono profondamente la dignità della persona umana e mettono a repentaglio le basi democratiche della nostra società”. La segreteria dell’Episcopato, citando il numero 514 del Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, rileva testualmente: “Il terrorismo va condannato nel modo più assoluto. Esso manifesta un disprezzo totale della vita umana e nessuna motivazione può giustificarlo, in quanto l'uomo è sempre fine e mai mezzo”. I vescovi esprimono anche la loro affettuosa solidarietà alle vittime di questi atti così come ai loro familiari e assicurano a tutti le loro “preghiere al Signore della Vita” auspicando una pronta guarigione. D’altra parte il comunicato si rivolge direttamente alle autorità dello Stato, in particolare al ministro degli Interni, “affinché possano compiere ogni tipo di sforzo per chiarire questi eventi, arrestare i responsabili e applicare le sanzioni adeguate”. Per i presuli, inoltre, è assolutamente necessario “che questo tipo di attentati criminali restino impuniti il minor tempo possibile. Il sistema democratico - conclude la nota episcopale - è un patrimonio che tutti i boliviani sono chiamati a difendere. Che Dio Padre ci illumini per vivere nella fratellanza, e ci conservi decisi nella difesa dei diritti fondamentali di ogni persona”. Questi attentati sono stati condannati da numerose organizzazioni, partiti e sindacati e altre Chiese cristiane. Per ora le autorità non sono state in grado di fornire informazioni sui possibili responsabili. Il presidente della Repubblica Evo Morales ha denunciato come colpevole “l’oligarchia conservatrice” che - ha aggiunto - “lavora per far fallire le elezioni del prossimo 6 dicembre”. Il capo di Stato, poi, ha individuato in “killer peruviani”, fatti entrare clandestinamente, i probabili esecutori materiali degli attentati, precisando di pensare “che alcuni ex militari boliviani contrari al governo siano coloro che preparano questo tipo di ordigni”. (L.B.)







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