Condanna ONU per la giunta militare birmana, ma niente sanzioni per la sentenza su
Aung San Suu Kyi
Dopo 48 ore di discussioni, alla fine l’accordo al Palazzo di Vetro di New York è
arrivato. Ma per il Myanmàr - che ha condannato la leader dell'opposizione birmana
Aung San Suu Kyi ad altri 18 mesi di arresti domiciliari - il Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite ha scelto il compromesso. Su pressione della Cina, non è arrivata
alcuna condanna al regime militare di Yangon ma è stata espressa ''grave preoccupazione''
per la sentenza. Da New York, Elena Molinari:
Anche l’Unione
europea ha preso posizione dopo la condanna di Aung San Suu Kyi. I quattro giudici
che hanno emesso la sentenza sono stati aggiunti alla lista di funzionari birmani
soggetti a congelamento dei beni e divieto di ingresso nell'Ue. Sulla linea seguita
da Bruxelles, ascoltiamo Piero Fassino, inviato dell’Unione europea per la Birmania,
intervistato da Federico Piana: