2009-08-12 15:35:41

Il presidente Napolitano ricorda l’eccidio nazista a Sant’Anna di Stazzema


Sono passati 65 anni da uno degli episodi più drammatici dell’occupazione nazista in Italia. E’ il 12 agosto del 1944: un reparto delle Schutzstaffeln, tristemente note con il nome di “SS”, arriva a Sant’Anna di Stazzema, piccolo paese di montagna sulle Alpi Apuane, in Toscana. I morti sono 560, tra cui anziani e bambini. “Il sacrificio di tanti nostri concittadini che seppero battersi coraggiosamente per il riscatto della loro patria – scrive il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano - costituisce la più viva eredità morale della resistenza e della lotta di liberazione, che scrisse in questa terra generosa pagine altissime di eroismo”. “Da quella stagione di rinascita civile – si legge ancora nel messaggio del presidente Napolitano - l’Italia trasse la forza spirituale e l’unità necessarie per dar vita ad un ordinamento fondato sui valori di democrazia e di giustizia sociale e sull'attivo sostegno alle organizzazioni internazionali e sovranazionali rivolte ad assicurare la pace e la giustizia tra le nazioni”. Proprio per ricordare tutti coloro che sono morti a causa degli eccidi nazisti avvenuti sull’Appennino tosco-emiliano durante la seconda guerra mondiale inizia oggi la “Marcia della pace da Sant'Anna di Stazzema a Marzabotto”. Sul fronte della giustizia si deve infine registrare che un tribunale tedesco ha condannato ieri all’ergastolo l’ex ufficiale nazista 90.enne, Josef Scheungraber, per l’uccisione di dieci civili italiani e per aver tentato di ucciderne un altro a Falzano di Cortona, vicino ad Arezzo, nel 1944. (A.L.)







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