2009-08-12 14:17:18

Gli insegnanti di religione impugneranno la sentenza del Tar


Il ministro dell’istruzione Gelmini ha annunciato che ricorrerà al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar sulla stessa linea Orazio Ruscica segretario nazionale dello Snadir, il Sindacato Autonomo degli Insegnanti di Religione, che ribadisce che la quarta sezione del Tribunale amministrativo del Lazio ha già provato a marginalizzare, in passato. Massimiliano Menichetti lo ha intervistato:RealAudioMP3



R. – Noi ci costituiremo in giudizio e impugneremo la decisione della sezione quattro del Tar del Lazio, come già abbiamo fatto nel 2007: anche allora abbiamo fatto ricorso sempre presso questa sezione, che è ostinata; il Consiglio di Stato ha definito “priva di consistenza” e ha bocciato la decisione della sezione quattro. Ed è la stessa cosa adesso. La sentenza della sezione quattro non fa altro che dire che chi lavora deve essere penalizzato: cioè, gli studenti che durante l’anno fanno una materia in più rispetto agli altri devono vedere poi alla fine dell’anno penalizzato il loro lavoro.

 

D. – Ecco: ricordiamo la questione dei crediti formativi che vengono dati a chi frequenta l’ora di religione: in realtà gli stessi crediti vengono assegnati a chi frequenta l’ora sostitutiva a quella di religione …

 

R. – Sì! Non solo: ma anche la certificazione di uno studio individuale assistito da parte degli insegnanti. Insomma, nel credito viene valutato sia la religione sia la materia alternativa sia lo studio individuale assistito e certificato dall’insegnante.

 

D. – Quindi non si lede il diritto di libertà e non si lede il principio di laicità?

 

R. – No, assolutamente. Qui c’è un’altra confusione. Lo Stato, l’amministrazione, riconosce un impegno da parte dello studente e dice: tu hai fatto qualcosa durante l’anno? Ti sei impegnato? Bene, io te lo riconosco.








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