"Caritas in veritate" è una bussola per ridefinire il sistema economico mondiale:
la riflessione del presidente di Banca Etica, Fabio Salviato
La crisi economica deve diventare “un’occasione di discernimento e di nuova progettualità.
In questa chiave, fiduciosa piuttosto che rassegnata, conviene affrontare le difficoltà
del momento presente”: è uno dei passaggi della Caritas in veritate,che
sottolinea la necessità di riprogettare il cammino dell’economia mondiale alle prese
con una delle peggiori crisi della storia. Proprio l’Enciclica sociale di Benedetto
XVI può diventare una bussola per riorientare l’economia verso la realizzazione di
un umanesimo integrale. E’ quanto sottolinea il presidente di “Banca Etica”, Fabio
Salviato, intervistato da Alessandro Gisotti:
R. – Indubbiamente,
l’Enciclica “Caritas in veritate” rappresenta una bussola che ci può illuminare in
questa fase di individuazione di un nuovo sistema economico e finanziario.
D.
– Il Papa incoraggia una “civilizzazione dell’economia” e avverte che nell’era della
globalizzazione, non si può pensare più ad un sistema fondato esclusivamente sul binomio
Stato-mercato. Una sua riflessione in particolare, dunque, sul ruolo della società
civile …
R. – Sì, è estremamente importante. L’Enciclica
mette in rilievo questi tre pilastri fondamentali su cui si deve basare un nuovo sistema
economico e finanziario: Stato-mercato-società civile. E’ un richiamo alla società
civile affinché rappresenti veramente un settore nuovo, innovativo. Ma anche affinché
il variegato mondo della società civile promuova la diffusione, la comunicazione,
il “contagio” degli elementi valoriali che rappresenta. Quindi, un riconoscimento
ma anche uno stimolo molto importante alla società civile, affinché diventi centrale
nella ridefinizione del sistema economico-finanziario.
D.
– L’economia – sottolinea la “Caritas in veritate” – ha bisogno dell’etica per il
corretto funzionamento, ma – aggiunge il Papa – “di un’etica amica della persona”.
Come concretizzare questa esortazione?
R. – E’ importante
applicare l’etica alla persona. La grande novità è che si chiede un cambiamento culturale
fondato sulla centralità della persona. Quindi, attraverso la risposta dei bisogni
della persona, la lotta alla povertà, il rispetto dell’ambiente si va verso una ridefinizione
di questo sistema economico e finanziario.
D. – Il
latino non è certo la lingua di Wall Street. Eppure, “Caritas in veritate” è già un
best-seller, letto con attenzione da leader politici e anche da operatori finanziari
in tutto il mondo. Dunque, la Dottrina sociale della Chiesa è sempre feconda e attuale
…
R. – Credo che il Santo Padre ci abbia offerto
veramente non solo un’illuminazione ma un grande regalo, una bussola, per gli operatori
economici e non solo: per chi ha responsabilità nel mondo della politica, nel mondo
della finanza, della società civile, rappresenta un punto di riferimento centrale
e dà delle indicazioni, oserei dire, quasi di carattere tecnico su come dovrà essere
costruita, o ricostruita, dopo questa fase di crisi, di difficoltà, il nuovo sistema
economico-finanziario. Quindi, indubbiamente un documento per chi crede, ma anche
per chi non crede, di riferimento: un richiamo all’unità, ad interrogarsi, a ridefinire
quella che è la situazione attuale di un sistema che lotta per la massimizzazione
del profitto e che invece deve inserire il profitto all’interno di criteri di eticità,
nell’intero sistema economico-finanziario.