2009-08-10 15:55:06

Raffica di attentati in Iraq: oltre 40 vittime


Nuova sanguinosa offensiva del terrorismo in Iraq. Camion e auto bomba hanno fatto strage di civili a Baghdad e Mossul. Sul terreno sono rimaste almeno 46 vittime e oltre 200 feriti. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Autoveicoli imbottiti di esplosivo lanciati sulla folla. La micidiale tecnica terroristica ha colpito ancora, stamani, in rapida successione con due distinti attacchi. Il più grave è avvenuto a Kazena, un villaggio a maggioranza sciita a 20 chilometri da Mossul. Qui sono esplosi due camion bomba provocando almeno 33 morti e 150 feriti. Circa quaranta abitazioni sono andate distrutte e sul luogo dell’attentato ora ci sono due impressionanti crateri. Quasi contemporaneamente a Baghdad sono esplose due autobomba che hanno ucciso decine di operai edili che si erano riuniti prima di andare al lavoro. Il bilancio provvisorio parla di 16 vittime e 82 feriti. Dall’inizio del 2008, nel Paese del Golfo si è registrato un trend di netto calo della violenza. Preoccupa quindi la recente inversione di tendenza che coincide con il ritiro delle forze americane dai centri abitati, completato lo scorso primo luglio in base ad un accordo tra Washington e Baghdad.
 
Medio Oriente
Nuove preoccupazioni per il Medio Oriente. Gli israeliani hanno bocciato la piattaforma politica adottata al Congresso di al Fatah, in corso a Betlemme, perché non contiene alcun accenno alla costituzione di due Stati e riconosce, invece, il diritto a resistere del popolo palestinese. Alta tensione anche sul terreno dopo che, ieri, si sono registrati alcuni lanci di mortaio dalla Striscia di Gaza sul Negev. Immediata la risposta israeliana con il bombardamento dei tunnel nella zona compresa tra la città di Rafah e il confine con l’Egitto.

Sarkozy per la liberazione della cittadina francese detenuta in Iran
La liberazione della cittadina francese, Clotilde Reiss, arrestata in Iran per le proteste post elettorali, è un ''obiettivo prioritario'' del presidente Nicolas Sarkozy, che si sta impegnando in prima persona per ottenerne la scarcerazione. Lo hanno reso noto oggi fonti dell’Eliseo. La giovane Reiss, 24 anni, è attualmente sotto processo a Teheran per “attentato alla sicurezza nazionale”.

Missione del segretario di Stato Usa in Africa
Prosegue il viaggio in Africa del segretario di Stato americano, Hillary Clinton. Oggi il capo della diplomazia statunitense lascerà l’Angola per raggiungere la Repubblica Democratica del Congo, dove si recherà anche nell’est del Paese per incontrare alcune vittime delle violenze sessuali, piaga che imperversa nella regione devastata da numerosi conflitti. Ieri la Clinton ha firmato un importante accordo con le autorità angolane per un piano sanitario per combattere l’Aids.

Sri Lanka
Senza incidenti, ma in un clima militarizzato, si sono svolte sabato le elezioni amministrative nel nord dello Sri Lanka, zona controllata per oltre vent’anni dall'Esercito di liberazione delle Tigri Tamil. La coalizione governativa si è imposta nella capoluogo Jaffna, mentre alle forze filo-Tamil è andata la città di Vavuniya. Secondo i risultati parziali, l’Alleanza per la Libertà del Popolo Unito ha finora raggiunto il 50,67% delle votazioni, mentre l’Alleanza Nazionale Tamil ha superato il 38% dei consensi. Bassa l’affluenza alle urne. Per un commento su questa tornata elettorale, Emer McCarthy ha intervistato Jehan Perera, direttore del Consiglio nazionale per la Pace dello Sri Lanka:RealAudioMP3

R. - Penso che le elezioni possano essere viste come un passo avanti, perchè dove non c’erano rappresentanti tamil eletti, adesso ci sono. Le elezioni sono state relativamente pacifiche e sebbene non si possa dire siano state libere e trasparenti nel senso classico, perché alcuni dei partiti che partecipavano erano partiti paramilitari, gli osservatori hanno confermato che non sono state usate armi per intimidire la gente. I cittadini hanno potuto votare in segreto durante queste elezioni. E gli ufficiali preposti alle elezioni hanno fatto il loro dovere. Quindi, penso che questo sia stato positivo. Anche la situazione economica sta migliorando nel nord e il governo sta inviando maggiori risorse. Ma questo non basta.
 
D. – Qual è la situazione dei rifugiati tamil? Il governo sta facendo abbastanza per questa minoranza etnica?
 
R. – There is a big…
C’è una grande polarizzazione tra il modo di pensare dei tamil e del governo. Per esempio il governo, come è stato mostrato, sta tenendo 300 mila persone prigioniere in campi di detenzione circondati da soldati e questo non è accettabile per i tamil. I problemi dei tamil non sono presi in considerazione. C’è una democrazia parziale nel Paese: democrazia infatti significa anche che i diritti della minoranza debbano essere rispettati, non solo tenendo delle elezioni, ma anche rispettando i diritti umani fondamentali e le aspirazioni politiche. Penso che il governo debba fare molto di più.







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