Nuova sanguinosa offensiva del terrorismo in Iraq. Camion e auto bomba hanno fatto
strage di civili a Baghdad e Mossul. Sul terreno sono rimaste almeno 46 vittime e
oltre 200 feriti. Il servizio di Marco Guerra:
Autoveicoli
imbottiti di esplosivo lanciati sulla folla. La micidiale tecnica terroristica ha
colpito ancora, stamani, in rapida successione con due distinti attacchi. Il più grave
è avvenuto a Kazena, un villaggio a maggioranza sciita a 20 chilometri da Mossul.
Qui sono esplosi due camion bomba provocando almeno 33 morti e 150 feriti. Circa quaranta
abitazioni sono andate distrutte e sul luogo dell’attentato ora ci sono due impressionanti
crateri. Quasi contemporaneamente a Baghdad sono esplose due autobomba che hanno ucciso
decine di operai edili che si erano riuniti prima di andare al lavoro. Il bilancio
provvisorio parla di 16 vittime e 82 feriti. Dall’inizio del 2008, nel Paese del Golfo
si è registrato un trend di netto calo della violenza. Preoccupa quindi la recente
inversione di tendenza che coincide con il ritiro delle forze americane dai centri
abitati, completato lo scorso primo luglio in base ad un accordo tra Washington e
Baghdad. Medio Oriente Nuove preoccupazioni per il Medio
Oriente. Gli israeliani hanno bocciato la piattaforma politica adottata al Congresso
di al Fatah, in corso a Betlemme, perché non contiene alcun accenno alla costituzione
di due Stati e riconosce, invece, il diritto a resistere del popolo palestinese. Alta
tensione anche sul terreno dopo che, ieri, si sono registrati alcuni lanci di mortaio
dalla Striscia di Gaza sul Negev. Immediata la risposta israeliana con il bombardamento
dei tunnel nella zona compresa tra la città di Rafah e il confine con l’Egitto.
Sarkozy
per la liberazione della cittadina francese detenuta in Iran La liberazione
della cittadina francese, Clotilde Reiss, arrestata in Iran per le proteste post elettorali,
è un ''obiettivo prioritario'' del presidente Nicolas Sarkozy, che si sta impegnando
in prima persona per ottenerne la scarcerazione. Lo hanno reso noto oggi fonti dell’Eliseo.
La giovane Reiss, 24 anni, è attualmente sotto processo a Teheran per “attentato alla
sicurezza nazionale”.
Missione del segretario di Stato Usa in Africa Prosegue
il viaggio in Africa del segretario di Stato americano, Hillary Clinton. Oggi il capo
della diplomazia statunitense lascerà l’Angola per raggiungere la Repubblica Democratica
del Congo, dove si recherà anche nell’est del Paese per incontrare alcune vittime
delle violenze sessuali, piaga che imperversa nella regione devastata da numerosi
conflitti. Ieri la Clinton ha firmato un importante accordo con le autorità angolane
per un piano sanitario per combattere l’Aids.
Sri Lanka Senza incidenti,
ma in un clima militarizzato, si sono svolte sabato le elezioni amministrative nel
nord dello Sri Lanka, zona controllata per oltre vent’anni dall'Esercito di liberazione
delle Tigri Tamil. La coalizione governativa si è imposta nella capoluogo Jaffna,
mentre alle forze filo-Tamil è andata la città di Vavuniya. Secondo i risultati parziali,
l’Alleanza per la Libertà del Popolo Unito ha finora raggiunto il 50,67% delle votazioni,
mentre l’Alleanza Nazionale Tamil ha superato il 38% dei consensi. Bassa l’affluenza
alle urne. Per un commento su questa tornata elettorale, Emer McCarthy ha intervistato
Jehan Perera,direttore del Consiglio nazionale per la Pace dello Sri Lanka:
R. - Penso
che le elezioni possano essere viste come un passo avanti, perchè dove non c’erano
rappresentanti tamil eletti, adesso ci sono. Le elezioni sono state relativamente
pacifiche e sebbene non si possa dire siano state libere e trasparenti nel senso classico,
perché alcuni dei partiti che partecipavano erano partiti paramilitari, gli osservatori
hanno confermato che non sono state usate armi per intimidire la gente. I cittadini
hanno potuto votare in segreto durante queste elezioni. E gli ufficiali preposti alle
elezioni hanno fatto il loro dovere. Quindi, penso che questo sia stato positivo.
Anche la situazione economica sta migliorando nel nord e il governo sta inviando maggiori
risorse. Ma questo non basta. D. – Qual è la situazione dei
rifugiati tamil? Il governo sta facendo abbastanza per questa minoranza etnica? R.
– There is a big… C’è una grande polarizzazione tra il modo di pensare dei
tamil e del governo. Per esempio il governo, come è stato mostrato, sta tenendo 300
mila persone prigioniere in campi di detenzione circondati da soldati e questo non
è accettabile per i tamil. I problemi dei tamil non sono presi in considerazione.
C’è una democrazia parziale nel Paese: democrazia infatti significa anche che i diritti
della minoranza debbano essere rispettati, non solo tenendo delle elezioni, ma anche
rispettando i diritti umani fondamentali e le aspirazioni politiche. Penso che il
governo debba fare molto di più.