2009-08-08 16:41:36

Italia: al via le ronde


Oggi in Italia la Gazzetta ufficiale pubblica il regolamento per la costituzione delle cosiddette ‘ronde’. E’ certo il divieto di portare armi (compresi oggetti contundenti e bombolette con spray urticante), di muoversi con mezzi di trasporto, di fare giri di ispezione con cani al guinzaglio. Si parla di un massimo di tre persone, con piu' di 25 anni, ma il ministro Maroni ha annunciato l’abbassamento a 18. Dall’opposizione pareri negativi. Ferrero del Prc fa appello ai sindaci perché fermino un’iniziativa che nel migliore dei casi – dice – “produrra' solo guasti e confusione”. Poi c’è la bocciatura del sindaco di Napoli, Iervolino, che giudica le ronde "inutili e improduttive". E il parere contrario del sindacato Siulp di Polizia che invita a ricordare “il vero problema: il taglio di 3 miliardi di euro al comparto difesa-sicurezza delle forze dell’ordine”. Di cosa può rappresentare l’entrata in vigore delle ronde Fausta Speranza ha parlato con Marco Tarquinio, editorialista e vicedirettore di Avvenire:RealAudioMP3  
R. – Da un punto di vista simbolico potremmo dire che segna l’istituzionalizzazione di un sentimento di diffidenza e di preoccupazione. E’ un momento di passaggio che induce a perplessità e vigilanza.
 
D. – Nel percorso che c’è stato, dal primo momento del decreto legge all’interno del pacchetto sicurezza ad oggi, al momento della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, dobbiamo dire che qualcosa è stato rivisto…
 
R. – Sì, qualcosa è stato rivisto. Sembrerebbe, sulla carta, che sia stato sgombrato il campo dal rischio che si creino strutture di tipo paramilitare. Niente divise, niente simboli di partito, no alla militanza in un partito per gli aderenti alle associazioni di volontariato di sicurezza e nessuna retribuzione – questo è importante perché le risorse devono rimanere destinate alle forze dell’ordine regolari -. Questi sono aspetti potenzialmente positivi. Tra gli aspetti che invece lasciano ancora perplessi, se sarà confermato il dato dell’abbassamento dell’età da 25 a 18 anni degli aderenti a queste associazioni di volontariato di sicurezza, c’è un potenziale di immaturità delle persone che potrebbero far parte di questi pattugliamenti notturni, partecipare ad essi, che ci darà da riflettere.
 
D. – Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, della maggioranza, approva il provvedimento ma raccomanda: “Non parliamo di giustizia fai da te, non le chiamiamo ronde” e poi dice che vanno contestualizzate in un contesto di volontariato sociale. Che dire a proposito di questo?
 
R. – Che possa trattarsi di una forma di volontariato sociale, questo è possibile e sarebbe anche auspicabile, nella misura in cui un’attività di vigilanza ausiliare che affianca quella delle forze dell’ordine, ma non la sostituisce in alcun modo, dovesse rivelarsi un modo per essere responsabili del proprio territorio, allora un’iniziativa di questo tipo verrebbe guardata con simpatia e con favore. Se invece dovesse trattarsi di una forma di presa sul territorio, di controllo, con un marcato significato anche politico, a questo punto dovrebbero essere avanzati di nuovo tutti quei dubbi e quelle perplessità che erano già state messe in campo. Dovremo cercare di capire bene come queste associazioni si costituiranno, se saranno cioè associazioni “per” qualcosa, nella tradizione italiana, o saranno associazioni “contro” qualcosa. Questa sarebbe una rivoluzione negativa che non possiamo permetterci e non dovrebbe essere tollerata.







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