Russia e Turchia hanno concluso un’intesa energetica diretta a scavalcare l’Ucraina
e a scongiurare così nuove crisi nel transito di gas diretto all’Europa. Il risultato
è emerso da un vertice a tre, cui ha preso parte anche l’Italia. Ma la diplomazia
continua a lavorare a ritmi frenetici sul fronte caucasico, dove i problemi sono ancora
lontani dall’essere risolti. Il servizio di Giuseppe D’Amato:
Un anno fa,
dunque, scoppiava la violenta e sanguinosa guerra tra Georgia e Russia per il controllo
della Repubblica secessionista dell’Ossezia meridionale. Un conflitto che ha tenuto
con il fiato sospeso il mondo per le gravi ripercussioni sui rapporti tra il Cremlino
e l’Alleanza Atlantica. La situazione è tornata ad essere rovente nelle scorse settimane
con le accuse, mosse dalla Russia agli Stati Uniti, di finanziare il riarmo di Tbilisi.
Sul pericolo che nuovi conflitti possano esplodere nella regione, Stefano Leszczynski
ha intervistato Paolo Quercia, analista del Centro Militare di studi strategici: