2009-08-07 15:17:53

Iraq. Catena di attentati anti-sciiti: almeno 37 morti


In Iraq una serie di sanguinosi attacchi sta scandendo le celebrazioni dei fedeli sciiti per l'anniversario della nascita dell'imam Al Mahdi. Almeno 37 persone sono morte e 72 sono rimaste ferite a seguito di un attacco suicida avvenuto al termine della preghiera del venerdì davanti ad una moschea sciita di Mosul. E sempre un attacco dinamitardo ha ucciso tre pellegrini sciiti nei pressi di Sadr City, quartiere di Baghdad. L’esplosione ha colpito l'autobus su cui stavano viaggiando di ritorno da Karbala, località raggiunta da migliaia pellegrini sciiti in questi giorni di celebrazioni per l’imam Al Mahdi.

Afghanistan
Prosegue l’offensiva talebana in Afghanistan in vista delle presidenziali del 20 agosto. Oggi 3 soldati britannici hanno perso la vita in un’imboscata della guerriglia nella provincia di Helmand, dove è in corso un’operazione senza precedenti contro le roccaforti dei miliziani integralisti. Poco prima il Comando Usa aveva reso nota la morte di altri 4 dei propri soldati in circostanze analoghe, sempre nella stessa provincia. Intanto, il neo segretario della Nato Rasmussen, in un’intervista alla Bbc, ha esortato tutti gli alleati ad aumentare le truppe sul terreno. E a due settimane dalle elezioni, "Amnesty International" denuncia gravi violazioni dei diritti umani e propone ai candidati un’agenda in dieci punti per affrontare la questione. Sui contenuti di questo appello Marco Bruno ha intervistato Riccardo Noury portavoce di "Amnesty Italia":RealAudioMP3

R. - Rispettare gli obblighi che l’Afghanistan ha assunto e che si è dato anche attraverso piani di azione, riformare il sistema giudiziario, garantire un’applicazione efficace ed equa della legge, porre fine ad arresti arbitrali, detenzioni illegali e torture, combattere l’impunità, garantire libertà d’informazione, assistere le centinaia di migliaia di sfollati interni e profughi che hanno fatto rientro nel Paese, imporre una moratoria sulla pena di morte, proteggere la popolazione civile che finisce per essere coinvolta sempre di più nel conflitto e – come ricordavo - prendere misure urgenti per garantire in modo efficace e concreto e proteggere i diritti dei bambini e delle donne.

 
D. – Qual è la situazione dei diritti umani in Afghanistan?

 
R. - E’ una situazione pessima, in via di peggioramento anche di fronte alla nuova escalation di violenza. E’ una situazione nella quale la popolazione nel suo complesso vive quotidianamente nel rischio di subire la violazione dei diritti umani. Quello che è peggio, tutto ciò avviene in una situazione di profonda sfiducia nella capacità delle autorità afghane, nel creare condizioni migliori di vita e di rispetto dei diritti umani.

 
D. – La popolazione è cosciente delle violazioni di questi diritti ?

 
R. – E’ cosciente perché le vive direttamente sulla propria pelle, o le vive indirettamente, perché in molti sono coinvolti nel conflitto tra le forze internazionali e i talebani e ne subiscono purtroppo le conseguenze. Il 2008 é stato l’anno più duro dal punto di vista delle vittime, con migliaia di civili che sono rimasti uccisi dall’una e dall’altra parte. In ogni famiglia dove vi è una donna e in ogni famiglia dove vi è un bambino, i tassi di mortalità elevatissimi, la mancanza di scolarizzazione, la discriminazione, l’impossibilità di accedere a cure mediche, alle scuole, ai servizi essenziali, alla giustizia, sono cose che naturalmente incidono sulla percezione della popolazione di quello che potrà essere il proprio futuro.

 
D. – Ritiene che i diretti interessati raccoglieranno le vostre raccomandazioni?

 
R. – Sarebbe nell’interesse di tutti. Però, ad oggi, i 38 candidati alle elezioni ancora non hanno dato segni tangibili di voler prendere un impegno concreto in favore dei diritti umani.

 
D. – Come evitare che il governo attuale si senta direttamente attaccato e ostacoli il dialogo su questi temi?

 
R. – Le istituzioni nel loro complesso hanno bisogno di essere rafforzate, perché sono istituzioni, quelle afghane, da un lato ricattate dai "signori della guerra", dall’altro anche piene di corruzione e di persone all’interno del Parlamento macchiatesi di crimini di guerra. Dovrebbe uscire veramente, a partire da queste elezioni, un Afghanistan nuovo, con un governo forte, rafforzato ovviamente anche dal sostegno della comunità internazionale, che ponga fine a questo sistema di assenza di Stato di diritto o corruzione e impunità, che ha caratterizzato un po’ troppo questi ultimi anni.

 
Pakistan
Baitullah Mehsud, capo dei talebani pachistani, è stato ucciso ieri con la moglie da un missile lanciato da un drone statunitense. La notizia riferita da fonti pakistane e americane è stata confermata anche da un suo presunto collaboratore. Secondo la fonte, che ha chiesto l'anonimato, da questa mattina è in corso un consiglio degli anziani per scegliere il successore del leader talebano. Il missile ha colpito la casa di uno dei due suoceri di Mehsud nel Waziristan del Sud, una regione tribale pachistana al confine con l'Afghanistan.

Iran
È ancora altissima la tensione in Iran, dove alcuni blogger hanno segnalato ieri sera altri scontri tra polizia e manifestanti per le strade di Teheran. Intanto il presidente Ahmadinejad è già al lavoro per preparare la nuova squadra di governo.

Tensione in Caucaso ad un anno dalla guerra tra Russia e Georgia
È trascorso un anno esatto dalla guerra lampo combattuta nel Caucaso meridionale tra Russia e Georgia ma la tensione, mai del tutto attenuata, continua con lo scambio di accuse reciproche. Permane la paura di un nuovo scontro tra Tbilisi e Mosca. Il servizio di Mariella Pugliesi:RealAudioMP3

Era la notte tra il 7 e l'8 agosto 2008 quando l’esercito georgiano attaccò la capitale della regione indipendentista dell'Ossezia del Sud e le forze armate russe in meno di una settimana sbaragliarono l'avversario. Il conflitto causò centinaia di vittime e ancora oggi sono più di 30 mila gli sfollati georgiani sprovvisti di scuole e ospedali e totalmente dipendenti da aiuti umanitari. Grazie alla mediazione dell’allora presidente di turno dell’Unione Europea, Nicolas Sarkozy, si arrivò a un cessate il fuoco. Le due regioni georgiane dell'Ossezia del Sud e dell'Abkhazia si dichiararono indipendenti e il loro nuovo statuto è ancora oggi riconosciuto solo da Russia e Nicaragua. A un anno dal conflitto escono nuovi rapporti per attribuire le colpe della guerra e il presidente georgiano Mikheil Saakashvili non ha esitato a definire preoccupanti le manovre militari del Cremlino nella provincia dell'Ossezia del Sud. Intanto le aspirazioni della Georgia di entrare nella Nato sono rallentate dal nuovo segretario dell’Alleanza Atlantica, Rasmussen, che ha parlato dell’adesione come di una prospettiva lontana. Mosca non tornerà indietro sulle sue convinzioni, dichiara Medvedev, e dal ministero degli Esteri russo arriva anche l’ammonimento per gli Stati Uniti, accusati di fornire armamenti alla Georgia. Da un anno, 240 osservatori europei dell’Osce controllano le zone delle due ex repubbliche sovietiche.

 
Belgio
Tragedia in Belgio: nove anziani sono morti e altri trenta, tre dei quali in maniera grave, sono rimasti gravemente feriti per un incendio che si è sviluppato ieri sera in una casa di riposo nella cittadina di Melle, nelle Fiandre. Secondo i media locali, le fiamme si sarebbero propagate a seguito di un corto circuito ad un ventilatore.

Iran: divieto di pellegrinaggio alla Mecca a causa dell’influenza A
I pellegrinaggi degli iraniani alla Mecca saranno vietati per tutto il periodo del Ramadan, il mese del digiuno e il sacrificio per i musulmani. È la direttiva del ministro della Salute iraniano per prevenire il propagarsi dell’influenza A-H1N1 che ieri ha causato il primo morto in Iran. Intanto il direttore della ricerca sui vaccini dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che a settembre saranno disponibili i primi vaccini. Dal canto suo, ol presidente del Consiglio italiano ha autorizzato il ministero del Lavoro e della Salute ad acquistare i vaccini per proteggere dalla prevista epidemia almeno il 40% della popolazione.

Ciad
In Ciad due operatori di “Medici senza frontiere” sono stati dichiarati “dispersi” dopo una rapina a mano armata. La rapina sarebbe avvenuta nella regione dell’Ade, ai confini con il Sudan, nella notte di martedì. L’organizzazione internazionale non ha fornito ulteriori dettagli per non compromettere il rilascio dei due dipendenti.

Italia: cade il Pil, ma ci sono segnali di ripresa
Ancora in caduta libera il Prodotto interno lordo italiano: l’Istat registra una diminuzione dello 0,5 per cento rispetto al primo trimestre 2009 e del 6 per cento rispetto allo scorso anno. Ma si avvertono anche miglioramenti: l’Italia, infatti, seguita dalla Francia, è tra le economie dell’area Ocse - Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - l’unica che sta già dando segnali di ripresa. Ma cosa vogliono dire questi dati apparentemente in contrasto tra loro? Paolo Ondarza lo ha chiesto a Giacomo Vaciago, docente di economia all’Università Cattolica di Milano.RealAudioMP3

 
R. - Confermano la tendenza grave da ottobre, quando la crisi iniziata nella finanza globale è diventata industriale, quindi più grave nei Paesi industrializzati: Giappone, Germania e Italia. L’industria ha avuto un crollo in tutto il mondo, Italia compresa. La crisi non è colpa nostra, è la più grave crisi che abbiamo senza averne particolare colpa e riguarda anche le nostre industrie da cui sono semplicemente "scomparsi" gli ordini. E’ anche chiaro che questa crisi gravissima, ottobre-maggio, è già con giugno meno grave. Il problema è quanto ci metteremo a tornare ai livelli di un anno fa. Il timore è che un certo numero di aziende tiri i remi in barca e chiuda.

 
D . – Quindi ci si possono aspettare anche dati peggiori di questo?

 
R . –Sì, per il settore industriale.

 
D . – Proprio oggi l’Ocse dice che l’economia sta mostrando segnali di progresso in particolare in Italia e in Francia…

 
R. - Di ripresa futura, non già verificata. Diciamo che c’è ottimismo in numerosi settori di imprese che dicono che il peggio è passato e che nei prossimi mesi la situazione migliorerà.

 
D. - Come mai particolarmente in Italia?

 
R. - Perché appunto il nostro settore industriale, dopo il risanamento fatto negli anni passati, ha subito questa crisi ma era un settore che stava andando bene.

 
D. – Cosa può fare il governo italiano per favorire una uscita dalla crisi?

 
R. - Diciamo che la crisi industriale da ottobre è globale. La linea non può essere: il governo italiano da solo cambia il mondo. Siamo solo 60 milioni su sei miliardi! Però, insieme agli altri governi può fare di più per la ripresa e, comunque, con gli interventi sugli ammortizzatori sociali può evitare che il costo sia gravissimo per quelli che sono colpiti dalla crisi.

 
Catturato il capo dei ribelli delle Tigri Tamil
I ribelli tamil dello Sri Lanka hanno confermato la cattura del loro leader Selvarasa Pathmanathan, arresto annunciato stamattina dalla televisione nazionale cingalese. Pathmanathan è stato catturato mercoledì in Malaysia e consegnato alle forze armate del governo di Colombo. Il nuovo leader aveva assunto la guida dei separatisti Tamil lo scorso maggio dopo la sconfitta dell'organizzazione grazie all’offensiva dell'esercito nazionale e in seguito all'uccisione del suo predecessore Prabhakaran. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra e Mariella Pugliesi)

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 219

 
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