2009-08-05 15:50:01

Burundi: appello dei vescovi per elezioni trasparenti e pacifiche


Chiedono “una legge elettorale che preservi la pace, la trasparenza e un voto senza brogli” i vescovi del Burundi, preoccupati da un clima politico teso in vista di elezioni generali programmate per l’anno prossimo. “Temiamo che la popolazione possa non essere totalmente libera di esprimere le proprie scelte, considerati gli atti di intimidazione già subiti e il gran numero di armi tuttora illegalmente detenute nel Paese”, hanno scritto i vescovi in una lettera pastorale diffusa in tutte le parrocchie burundesi e ripresa dalla Misna. I presuli hanno invitato i cittadini a “chiedersi se i dirigenti eletti nel 2005 hanno mantenuto le promesse elettorali, in particolare nell’ambito dei diritti umani, della sicurezza, della gestione del bene comune…”. Il dibattito sul nuovo codice elettorale ha fatto molto scalpore in seno al Consiglio dei ministri nelle ultime settimane: cinque ministri del Fronte per la democrazia in Burundi (Frodebu, all’opposizione) hanno rassegnato le dimissioni in segno di protesta contro un testo che, sostengono, favorisce il solo partito presidenziale; dello stesso parere sono altre formazioni e parte della società civile. Dopo gli accordi di pace di Arusha (2000) e un periodo di transizione, nel 2005 è stato democraticamente eletto alla presidenza Pierre Nkurunziza del Consiglio Nazionale per la Difesa della Democrazia-Forze per la Difesa della Democrazia (Cndd-Fdd), principale ramo della ribellione armata convertito in partito politico. (S.G.)







All the contents on this site are copyrighted ©.