Argentina: la Chiesa contraria al progetto di riforma dell'educazione
La riforma in tema di educazione in Argentina non può prosperare se la futura legge
in via di promulgazione non poggerà sull'autentica realtà umana e, innanzitutto, sul
diritto naturale e inalienabile della persona. E’ quanto sostiene mons. Héctor Rubén
Aguer, arcivescovo di La Plata e presidente della Commissione per l'educazione cattolica
della Conferenza episcopale argentina. Il presule – rende noto l’Osservatore Romano
- esprime il proprio disappunto sulle linee guida dei manuali in materia di educazione
sessuale e per la prevenzione dell'Hiv e dell'Aids, distribuiti dai ministeri dell'Istruzione
e della Salute della presidenza nazionale nelle scuole pubbliche e private. Mons.
Héctor Rubén Aguer sottolinea, inoltre, che le riforme in tema di educazione in Argentina
troppo spesso sono progettate “da ideologi spesso inesperti, condizionati dalle mode
e dalle teorie del momento che rifiutano di aderire alla tradizione culturale del
Paese e alle esigenze specifiche del loro popolo”. Secondo l'arcivescovo di La Plata
occorre progettare una “filosofia dell'educazione fondata su una retta antropologia,
su una corretta concezione dell'uomo alla luce dei valori inalienabili della persona”.
Anche secondo Juan Carlos Caprile, docente di bioetica presso l'Università Cattolica
di La Plata (Ucalp), il manuale per formatori in educazione sessuale e di prevenzione
dell'Hiv/Aids “contiene realtà gravemente compromettenti la dignità e la privacy di
ogni essere umano”. Il docente suggerisce di “evidenziare i veri valori della persona
umana, esaltando la dimensione della trascendenza”. Si tratta di riscoprire la realtà
umana personale, la dimensione etica e spirituale della sessualità. Un'educazione
coerente - aggiunge - non può prescindere dalla “insopprimibile dimensione dell'amore,
che significa accoglienza reciproca, rispetto e condivisione di vita”. “Attraverso
un'educazione sessuale e umanizzata, secondo la visione antropologica cristiana che
pone al centro la persona — conclude il docente — si riconosce e si valorizza la
complessa armonia di una vita nella quale vi è la continuità tra fattori biologici,
psicologici e spirituali”. (A.L.)