L’arcivescovo di Lahore, mons. Saldanha, dopo le violenze anticristiane in Pakistan:
abolire la legge sulla blasfemia
E’ tornata la calma a Gojra, la cittadina pakistana, teatro nei giorni scorsi di un
terribile attacco contro la comunità cristiana da parte di fondamentalisti islamici.
Al momento la polizia sta interrogando duecento persone sospettate di aver partecipato
all’escalation di violenza, che ha causato la morte di otto civili innocenti, tra
cui un bambino di 7 anni. Dal canto suo, il Consiglio ecumenico delle Chiese ha chiesto
alle autorità pakistane di impegnarsi a proteggere la minoranza cristiana. Per una
testimonianza sulla difficile situazione in cui vivono i cristiani del Pakistan, Alessandro
Gisotti ha intervistato l’arcivescovo di Lahore, mons. Lawrence John Saldanha:
R. – Due
to the fact that Islam has been stressed as the only religion, therefore … Dato
che l’Islam è stato definito l’unica religione, noi siamo trattati come cittadini
di seconda categoria nel nostro stesso Paese. Per questo, a fasi cicliche, siamo oggetto
di attacchi da parte di forze estremiste. Nonostante che molti musulmani siano moderati
per loro stessa natura, ci sono però estremisti che insistono sul fatto che l’Islam
debba essere predominante nell’intera società e che la Sharia debba essere l’unica
legge valida. Per questo ci ritroviamo come cittadini di seconda categoria. Di tanto
in tanto, poi, viene "rispolverata" la legge sulla blasfemia e applicata a noi: questa
legge viene utilizzata in maniera scorretta, tant’è vero che spesso la gente viene
accusata di avere detto o fatto qualcosa contro il Corano, e questo mette in agitazione
il popolo che inizia ad aggredire e compiere atti di violenza. D.
– Ovviamente, i cristiani ora vivono nella paura. Lei pensa che esista un piano per
eliminare la minoranza cristiana in Pakistan? R. – No, no: I
don’t think so. What I think is just that they want to show that they are … No,
non credo. Penso che vogliano semplicemente dimostrare che sono loro a comandare,
che sono forti e potenti e che sono in grado di sottomettere i cristiani. Non credo
che vogliano eliminarli, no! Non sarebbe nemmeno possibile … D.
– Qual è la sua speranza e quali le sue aspettative, in relazione ad un intervento
del governo, delle autorità pubbliche? R. – We do expect that
they will take prompt action and they will control also the use … Ci aspettiamo
che intervengano rapidamente e che controllino anche l’utilizzo degli altoparlanti.
In ogni villaggio ci sono gli altoparlanti sulla moschea, e attraverso gli altoparlanti
si istiga agli attacchi o a queste azioni di persecuzione dei cristiani. Spero che
mettano sotto controllo questi strumenti. E poi, la stessa legge sulla blasfemia:
si è dimostrato una volta di più che questa legge è stata usata sostanzialmente contro
i cristiani. Anche contro i musulmani, ma soprattutto contro i cristiani. Per questo
noi ci rivolgeremo al giudice affinché questa legge sia abolita perché troppo spesso
se ne fa un uso improprio. Troppa gente soffre a causa di questa legge sulla blasfemia.
Lo ripeto ancora una volta: in questi incidenti che si sono verificati negli ultimi
due anni, la legge è stata usata come pretesto per attaccare i cristiani.