2009-08-03 12:31:36

La bellezza vincerà il male e l'oscurità del mondo se avremo fede nel bene: così il Papa al termine del concerto a Castel Gandolfo


La bontà e la bellezza della Creazione di Dio sconfiggeranno le devastazioni del mondo: è quanto ha detto ieri sera il Papa al termine del concerto eseguito in suo onore, nel Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, dall’Orchestra da Camera bavarese di Bad Bruckenau diretta dall’oboista Albrecht Mayer. Il programma ha previsto musiche di Bach, Mozart e Britten. Il servizio di Sergio Centofanti.RealAudioMP3

(musica)

 
Il Papa, parlando in tedesco, ha espresso il proprio grazie ai musicisti, scusandosi perché per la prima volta non ha potuto applaudire con vigore “dopo un concerto così bello”, a causa del piccolo incidente alla mano destra. Ha manifestato quindi la sua meraviglia per il fatto che da un semplice pezzo di legno, come l’oboe, possa fluire "un intero universo di musica: l'insondabile e il gioioso, il serio e il faceto, il grandioso e l'umile", rilevando quanto sia "magnifico che in un piccolo pezzo creativo si nasconda una tale promessa, che il maestro può liberare”:

 
“Und das bedeutet…”
“E ciò significa – ha aggiunto - che tutta la creazione è colma di promesse e che l'uomo riceve il dono di sfogliare questo libro di promesse almeno per un po’” usando non solo le forze della ragione ma anche quelle del cuore per andare a cercare “le promesse più profonde”.

 
Ha poi descritto il fascino delle musiche ascoltate con la capacità quasi evangelica dei compositori di “tirar fuori dai loro tesori il vecchio e il nuovo” portando a nuova luce le potenzialità di quanto già era stato donato. “Un’ora di paradiso” - ha definito quindi la serata concertistica – che ha permesso di gustare “la bellezza incorrotta e il bene della creazione”:

 
“Und es ist nicht eine Flucht…”
“E questa – ha detto - non è una fuga dalla miseria di questo mondo e della quotidianità, perché possiamo continuare a contrastare il male e le tenebre solo se noi stessi crediamo nel bene e possiamo credere nel bene soltanto se lo sperimentiamo e lo viviamo come realtà”.

 
Il Papa infine ha rivolto ai presenti alcune parole a braccio in italiano:
 
"Cari amici, ho parlato in lingua tedesca, perché i musicisti e la gran parte dei partecipanti sono tedeschi. Purtroppo dopo gli avvenimenti della torre di Babele le lingue ci separano, creano barriere. Ma in questa ora abbiamo visto e sentito che c'è una parte indistrutta del mondo, anche dopo la torre e la superbia di Babele, ed è la musica: la lingua che noi possiamo tutti capire, perché tocca il cuore di noi tutti. Questo per noi non è solo una garanzia che la bontà e la bellezza della creazione di Dio non sono distrutte, ma che noi siamo chiamati e capaci di lavorare per il bene e per il bello, e sono anche una promessa che il mondo futuro verrà, che Dio vince, che la bellezza e la bontà vincono”.
 
La musica è dunque “consolazione” e “conforto” nella fatica di ogni giorno – ha concluso il Papa - e di questo non si può non essere grati ai musicisti.

 
(musica)







All the contents on this site are copyrighted ©.