Cina: 13 milioni di aborti ogni anno. Ripensamenti sulla politica del figlio unico
In Cina ci sono circa 13 milioni di aborti l’anno, secondo i dati ufficiali degli
ospedali. Un funzionario della Commissione statale per la popolazione nazionale e
la pianificazione familiare (Cspf), ha dichiarato all’agenzia AsiaNews che
almeno la metà degli interventi hanno una finalità “contraccettiva”, anche considerato
che sono chiesti da giovani donne non sposate. Il China Dailyosserva che il
numero reale degli aborti è molto maggiore, poiché il dato non comprende i molti interventi
non registrati operati in cliniche private. Il 62% delle donne che abortiscono non
sono sposate e hanno età tra 20 e 29 anni. Il China Daily non si pone però alcuna
domanda sugli aborti forzati per attuare un controllo violento sulla popolazione.
Per anni l’aborto è stato imposto dalle autorità per rispettare la politica del figlio-unico,
in vigore dalla fine degli anni ’70, che consente alle coppie di avere un solo figlio.
Il governo ritiene che questa politica abbia impedito almeno 400 milioni di nascite.
Ora c’è una iniziale volontà di riconsiderare il problema, anche viste le conseguenze
negative di questa politica (invecchiamento della popolazione, mancanza di forza lavoro,
problemi legati all’essere figlio unico). Nei giorni scorsi Xie Lingli, direttore
a Shanghai della Cspf, ha discusso sul China Daily la possibilità per le coppie
cittadine di avere un secondo figlio. Harry Wu, attivista per la tutela dei diritti,
da anni emigrato negli Usa, in un suo libro tratta in modo approfondito le gravi conseguenze,
umane e sociali, di questa politica. Il libro, dal titolo “Strage di innocenti.
La politica del figlio unico in Cina” indica i dati di quello che è stato un
vero sconvolgimento della società tradizionale, fondata sulle famiglie numerose. Il
controllo della Cspfarriva a decidere, sulla base di dati burocratici, quanti
bambini possono nascere ogni anno in ogni zona. Nei momenti di massimo rigore, le
donne rimaste incinta senza il permesso delle autorità sono state forzate ad abortire,
ovvero sottoposte a detenzione e confisca di beni per convincerle. Il libro indica
che negli anni ’80-’90 sono state lanciate campagne di sterilizzazione per chi aveva
già avuto la quota di figli consentita, con decine di milioni di donne sterilizzate
ogni anno. (V.V)