2009-07-31 15:23:48

Condanna unanime per gli attentati in Spagna. Il dolore del Papa per le vittime


Oggi alle ore 13, nella cattedrale di Maiorca, sono stati celebrati i funerali delle due vittime dell’attentato avvenuto ieri sull’isola e attribuito all’Eta, l’organizzazione terroristica basca di cui oggi ricorre il cinquantesimo anniversario dalla formazione. Il servizio è di Valentina Fizzotti:RealAudioMP3

La Conferenza episcopale spagnola ha condannato duramente l’assassinio dei due agenti della Guardia Civil di Palmanova, sull’isola di Maiorca, morti ieri nell’esplosione di un’autobomba vicino alla caserma. Nei pressi dell’edificio è stato ritrovato anche un altro ordigno inesploso. Già mercoledì una violenta esplosione aveva colpito la caserma di Burgos, nel nord della Spagna, ferendo 54 persone. I vescovi hanno denunciato “l’immoralità del terrorismo, faccia crudele della cultura della morte”. Sentiamo l’arcivescovo Juan del Rio Martin, Ordinario militare spagnolo, che oggi ha presieduto i funerali delle due vittime:
 
Una vez más el terrorismo de Eta…
“Ancora una volta è stato il terrorismo dell’Eta. Qualsiasi violenza è ingiustificabile perché è una negazione del diritto alla vita, alla libertà, alla convivenza pacifica. Sentiamo molto vicini tutti i vescovi - me ne ha parlato questa mattina il presidente della Conferenza episcopale spagnola, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela - mentre da parte sua il nunzio apostolico, mons. Manuel Monteiro de Castro, mi ha fatto pervenire le condoglianze di Benedetto XVI ai familiari delle vittime. Non si può mai giustificare il terrorismo. E’ intrinsecamente perverso. Va contro quello che è più essenziale per la dignità dell’essere umano”. 
L’Eta non ha rivendicato gli attentati, ma le autorità attribuiscono senza dubbi le esplosioni all’organizzazione terroristica. Oggi è il cinquantesimo anniversario del gruppo, nato come associazione studentesca clandestina per sostenere l’indipendentismo basco e poi diventato un’organizzazione armata. Dalla sua nascita l’Eta ha ucciso almeno 800 persone. “In Spagna – dicono i vescovi – il terrorismo dell’Eta è diventato da anni la più grave minaccia contro la pace”.
 
Sulle ragioni di questa nuova e brutale fiammata di violenza Stefano Leszczynski ha intervistato Stefano Silvestri, presidente dell’Istituto affari internazionali.RealAudioMP3

R. - Da un lato sicuramente l’Eta è in grande difficoltà: ci sono stati arresti a ripetizione dei suoi leader militari in Francia in collaborazione con la polizia spagnola e sicuramente ha un forte abbassamento di popolarità anche nei Paesi Baschi. Probabilmente con questi attentati vogliono cercare nuove reclute, ma non è detto affatto che ne troveranno. 
D. - Quindi una strategia propagandistica, quasi, per degli attentati che non si riescono a leggere bene politicamente...
 
R. – No, l’obiettivo è la Guardia Civil, quindi per l’Eta questi sono obiettivi militari. Sì, a Maiorca in passato c’erano stati altri attentati e anche dei complotti dell’Eta che miravano direttamente a colpire il Re, ma non credo che ci sia un legame diretto con questo. Io credo che sia più un tentativo di colpire laddove è possibile e dove ci sono ancora cellule particolarmente attive.
 
D. - Si può dire che ci sono degli attentati legati espressamente all’anniversario della nascita dell’Eta?
 
R. - Effettivamente questo è un anniversario ed è un anniversario un po’ grottesco nel senso che tutto è cambiato. E’ cambiata la Costituzione spagnola e adesso è un Paese con amplissime autonomie. In questo momento i Paesi Baschi hanno un governo socialista. Non vedo bene quale sia la razionalità politica e non lo vedono neanche i baschi. Come avvenne per altro anche all’Ira, in Irlanda, questa è l’involuzione del movimento, quando non riesce a trovare uno sbocco politico e a mettersi d’accordo per una via politica.
 
D. - Le reazioni in Spagna molto determinate da parte del premier Zapatero. Insomma, per nulla intimiditi da questi attacchi che forse nessuno si aspettava così brutali...
 
R. - Gli spagnoli hanno una linea di fermezza che mantengono da sempre e che continuano a mantenere e che finora ha anche dato i suoi frutti, malgrado questi ultimi attentati.







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