Condanna unanime per gli attentati in Spagna. Il dolore del Papa per le vittime
Oggi alle ore 13, nella cattedrale di Maiorca, sono stati celebrati i funerali delle
due vittime dell’attentato avvenuto ieri sull’isola e attribuito all’Eta, l’organizzazione
terroristica basca di cui oggi ricorre il cinquantesimo anniversario dalla formazione.
Il servizio è di Valentina Fizzotti:
La Conferenza
episcopale spagnola ha condannato duramente l’assassinio dei due agenti della Guardia
Civil di Palmanova, sull’isola di Maiorca, morti ieri nell’esplosione di un’autobomba
vicino alla caserma. Nei pressi dell’edificio è stato ritrovato anche un altro ordigno
inesploso. Già mercoledì una violenta esplosione aveva colpito la caserma di Burgos,
nel nord della Spagna, ferendo 54 persone. I vescovi hanno denunciato “l’immoralità
del terrorismo, faccia crudele della cultura della morte”. Sentiamo l’arcivescovo
Juan del Rio Martin, Ordinario militare spagnolo, che oggi ha presieduto
i funerali delle due vittime: Una vez más el terrorismo de Eta… “Ancora
una volta è stato il terrorismo dell’Eta. Qualsiasi violenza è ingiustificabile perché
è una negazione del diritto alla vita, alla libertà, alla convivenza pacifica. Sentiamo
molto vicini tutti i vescovi - me ne ha parlato questa mattina il presidente della
Conferenza episcopale spagnola, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela - mentre da
parte sua il nunzio apostolico, mons. Manuel Monteiro de Castro, mi ha fatto pervenire
le condoglianze di Benedetto XVI ai familiari delle vittime. Non si può mai giustificare
il terrorismo. E’ intrinsecamente perverso. Va contro quello che è più essenziale
per la dignità dell’essere umano”. L’Eta non ha rivendicato gli attentati,
ma le autorità attribuiscono senza dubbi le esplosioni all’organizzazione terroristica.
Oggi è il cinquantesimo anniversario del gruppo, nato come associazione studentesca
clandestina per sostenere l’indipendentismo basco e poi diventato un’organizzazione
armata. Dalla sua nascita l’Eta ha ucciso almeno 800 persone. “In Spagna – dicono
i vescovi – il terrorismo dell’Eta è diventato da anni la più grave minaccia contro
la pace”. Sulle ragioni di questa nuova e brutale fiammata di violenza
Stefano Leszczynski ha intervistato Stefano Silvestri, presidente dell’Istituto
affari internazionali.
R. - Da un
lato sicuramente l’Eta è in grande difficoltà: ci sono stati arresti a ripetizione
dei suoi leader militari in Francia in collaborazione con la polizia spagnola e sicuramente
ha un forte abbassamento di popolarità anche nei Paesi Baschi. Probabilmente con questi
attentati vogliono cercare nuove reclute, ma non è detto affatto che ne troveranno. D.
- Quindi una strategia propagandistica, quasi, per degli attentati che non si riescono
a leggere bene politicamente... R. – No, l’obiettivo è la Guardia
Civil, quindi per l’Eta questi sono obiettivi militari. Sì, a Maiorca in passato c’erano
stati altri attentati e anche dei complotti dell’Eta che miravano direttamente a colpire
il Re, ma non credo che ci sia un legame diretto con questo. Io credo che sia più
un tentativo di colpire laddove è possibile e dove ci sono ancora cellule particolarmente
attive. D. - Si può dire che ci sono degli attentati legati
espressamente all’anniversario della nascita dell’Eta? R. -
Effettivamente questo è un anniversario ed è un anniversario un po’ grottesco nel
senso che tutto è cambiato. E’ cambiata la Costituzione spagnola e adesso è un Paese
con amplissime autonomie. In questo momento i Paesi Baschi hanno un governo socialista.
Non vedo bene quale sia la razionalità politica e non lo vedono neanche i baschi.
Come avvenne per altro anche all’Ira, in Irlanda, questa è l’involuzione del movimento,
quando non riesce a trovare uno sbocco politico e a mettersi d’accordo per una via
politica. D. - Le reazioni in Spagna molto determinate da parte
del premier Zapatero. Insomma, per nulla intimiditi da questi attacchi che forse nessuno
si aspettava così brutali... R. - Gli spagnoli hanno una linea
di fermezza che mantengono da sempre e che continuano a mantenere e che finora ha
anche dato i suoi frutti, malgrado questi ultimi attentati.