2009-07-30 14:27:28

Vietnam: il governo nega le violenze a due sacerdoti. La diocesi lo smentisce


A pochi giorni dalla notizia delle violenze su due sacerdoti a Dong Hoi, in Vietnam, il generale Hoang Cong Tu, del Ministero della Pubblica Sicurezza ha negato vi siano state aggressioni, e la polizia ha rigettato come “false” le critiche della diocesi di Vinh che ha accusato le forze dell’ordine di aver picchiato religiosi e fedeli. Per tutta risposta la diocesi ha diffuso su internet le foto dei sacerdoti e delle profonde ferite procurate da teppisti al seguito della polizia. Il generale Tu ha anche annunciato che sette fedeli saranno processati per “disordine”, avendo costruito una tenda da usare come luogo di preghiera davanti alle rovine della chiesa di Tam Toa (diocesi di Vinh). I due sacerdoti sono in condizioni piuttosto gravi: uno è stato malmenato in strada da teppisti, sotto lo sguardo di almeno 30 poliziotti; un altro – andato a visitare il confratello all’ospedale - è stato picchiato e scaraventato dal secondo piano dell’edificio ed è tuttora in coma. I dottori che hanno in cura padre Peter Nguyen The Binh, in coma, hanno detto ieri che è sfuggito alla morte, ma le sue condizioni rimangono molto gravi. L’altro sacerdote, padre Paul Nguyen Dinh Phu, con costole rotte e ferite alla testa, sta meglio, ma necessita di ulteriori cure nell’ospedale di Xa Doai. I sacerdoti sono stati oggetto di violenza durante le manifestazioni di preghiera e di denuncia tenutesi nella diocesi di Vinh (300 km a sud di Hanoi), in seguito all’arresto di 7 cattolici accusati di essere crimininali per aver eretto una tenda da usare come cappella davanti alle rovine della chiesa di Tam Toa. Martedì scorso, in una conferenza stampa tenutasi ad Hanoi nell’ufficio del Ministero dell’informazione, il gen.Tu, vicedirettore generale del dipartimento della sicurezza, ha annunciato che i sette cattolici saranno processati per aver causato disordine davanti a un monumento. Padre Antonio Pham Dinh Phung, segretario dell’ufficio diocesano ha anche rivelato che il governo vietnamita ha contattato la diocesi esigendo che si calmi l’ira dei fedeli contro le violenze della polizia. Padre Pham ha dichiarato che “noi non ci calmeremo fino a che non saranno liberati i 7 fedeli che essi hanno arrestato”. I media statali, che hanno aperto una campagna propagandista contro i cattolici di Vinh, accusano padre Le Thanh Hong di incitare i cattolici arrestati e di “ingannare altri” nella “costruzione illegale”. (V.V.)







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