2009-07-30 15:26:30

Nigeria: 600 morti negli scontri tra esercito ed estremisti islamici


L’esercito nigeriano avanza nello Stato del Borno, dove da domenica proseguono gli scontri tra forze governative e milizie islamiche che, secondo l’ultime stime, sono costati la vita a oltre 600 persone. Questa mattina sono cessati i combattimenti nella città di Maiduguri, dopo che le truppe regolari hanno espugnato le roccaforti dei ribelli. I militanti della setta radicale Boko Haram sostengono di battersi per l’introduzione della legge islamica e contro un modello culturale di tipo occidentale. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Non accennano a fermarsi le violenze in diversi Stati del nord della Nigeria a maggioranza musulamana. L’epicentro del conflitto resta tuttavia Maiduguri, capitale dello Stato del Borno. In città i combattimenti sono andati avanti tutta la notte con l’esercito regolare che è riuscito a riconquistare sei quartieri che erano sotto il controllo degli estremisti islamici. Stando a testimoni ci sono centinaia di morti per le strade. Altre fonti locali parlano anche di un raid su una moschea costato la vita a 90 miliziani. Ma il colpo più duro, secondo l’esercito, è l’uccisione del 'numero due' della setta fondamentalista. Intanto, il leader, Mohammed Yusuf, è riuscito a fuggire insieme con i ribelli che tenevano segregati in un edificio 180 persone tra cui donne e bambini. La roccaforte del gruppo radicale Boko Haram sembra quindi espugnata. Gli esperti ritengono improbabile che alla controffensiva dell’esercito i militanti siano in grado di opporre una risposta di fuoco della stessa intensità. Tuttavia migliaia di persone sarebbero fuggite da Maiduguri nel timore di altre violenze e rappresaglie.







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