Pubblicato il "Lexicon" della famiglia in lingua russa
Dopo la versione araba arriva anche quella russa del "Lexicon" della famiglia curata
dal Pontificio Consiglio per la Famiglia. L’arcivescovo Antonio Mennini, rappresentante
della Santa Sede nella Federazione Russa, ha donato al cardinale Ennio Antonelli,
presidente del dicastero vaticano, la prima copia dell’opera pubblicata in lingua
locale dall’editrice dei francescani conventuali di Mosca. “Il problema della crisi
dell'istituto familiare - ha detto mons. Mennini - è molto sentito in Russia”. “Credo
che il volume – ha aggiunto - possa costituire uno strumento utilissimo per un lavoro
sociale e culturale in questo Paese”. L'arcivescovo della “Madre di Dio” a Mosca,
mons. Paolo Pezzi ha invitato inoltre il cardinale Ennio Antonelli nella capitale
russa per una presentazione accademica dell’opera. L'introduzione al Lexicon, composto
da 103 voci commentate in 1.066 pagine, è stata scritta dal cardinale Antonelli: “Sono
molto lieto che in Russia, magnifico Paese con profonde radici cristiane e una grandiosa
tradizione culturale, sarà disponibile questo prezioso volume”. Il porporato definisce
inoltre l’opera uno “strumento di riflessione e di incoraggiamento per cercare sempre
la verità sull'uomo, la vita e la famiglia”. Il Lexicon – ricorda l’Osservatore Romano
- analizza concetti fondamentali della legge morale naturale e ne valuta i significati.
Chiarisce i contenuti linguistici di alcuni termini che, trattati in modo sbagliato,
diventano ambigui, e provocano confusione concettuale. “A volte - spiega il cardinale
Ennio Antonelli - la distinzione tra il bene e il male viene confusa e sostituita
con la distinzione tra quello che mi è utile e quello che non mi interessa, in modo
che ciò che è soddisfacente per uno o in una determinata circostanza, non lo è più
per un altro o in una circostanza diversa. Si cerca di abituare gli uomini al relativismo
etico”. “Pur proponendo e offrendo il proprio contributo nella sua responsabilità
di custode della verità rivelata da Dio - conclude il presidente del Pontificio Consiglio
per la Famiglia – la Chiesa non intende imporre in ambito civile e politico un suo
particolare punto di vista, ma propone una ragionevole riflessione per contribuire
alla costruzione di una civiltà umana basata sulla verità, sull'amore e sul rispetto
verso l'uomo, la sua vita e la fondamentale cellula della società che è la famiglia”.
(A.L.)