Kenya: Amnesty chiede al governo alloggi per 3000 sfollati
Amnesty International ha sollecitato ieri il governo del Kenya a fornire alloggi di
emergenza e ulteriore assistenza umanitaria a 3000 persone sgomberate la scorsa settimana
a Nairobi, lasciate esposte alla pioggia e al freddo invernale. Con un preavviso di
sole 72 ore - riferisce l'agenzia Sir - i residenti di Githogoro, un insediamento
di Nairobi, sono stati costretti a lasciare spazio ai bulldozer che stanno costruendo
un nuovo raccordo stradale, il Northern Bypass. “Migliaia di uomini, donne e bambini
sono stati sgomberati senza adeguato preavviso o consultazione, durante la peggiore
stagione climatica del Kenya – dichiara Irene Khan, segretaria generale di Amnesty
-. Molte famiglie vivevano in quell’insediamento da quasi 50 anni e ora non hanno
alternativa se non dormire tra le macerie delle proprie abitazioni”. Le autorità del
Kenya – prosegue Khan, “devono garantire che le vittime di questo sgombero forzato
abbiano accesso a un alloggio, all’acqua potabile e ad altri servizi essenziali. Il
governo sta venendo meno ai propri obblighi rispetto alla normativa internazionale
sugli sgomberi”. Gli sgomberi forzati su vasta scala – denuncia Amnesty -, sono una
routine in Kenya, sin dalla nascita del primo insediamento abitativo precario (2 milioni
di persone vivono negli slums). 127.000 abitanti di Nairobi rischiano di vedere demolite
le proprie case a causa del progetto di bonifica del fiume. (R.P.)