Roma: la "Quindicina dell’Assunta" a S. Maria in via Lata
Il mese di agosto in tutte le Chiese d’Oriente – siriache, copta, etiopica, armena
e bizantina – è dedicato con particolare solennità alla santissima Madre di Dio assunta
in cielo. "Ella infatti – afferma il Concilio Vaticano II – glorificata in cielo
nel corpo e nell’anima, brilla innanzi al peregrinante Popolo di Dio quale segno di
sicura speranza e di consolazione" (LG 68). Per questo, da oltre dieci secoli, soprattutto
le Chiese di rito bizantino, in questi giorni che precedono l’Assunta, vivono digiunando
e pregando: digiuno e preghiera come in quaresima, nell’attesa gioiosa di Pasqua:
l’Assunzione di Maria in anima e corpo al cielo è infatti la sua «Pasqua di gloria»,
con la quale ha dato inizio alla realtà futura della Chiesa. Ed è insieme la situazione
nuova, per la quale – partecipe della gloria e della missione del Figlio Salvatore
– può venire in aiuto a quanti nelle tribolazioni sia materiali che spirituali del
tempo presente a lei ricorrono. Nei quindici giorni che precedono l’Assunta, chiamati:
“la piccola quaresima della Madre di Dio”, dovunque nelle chiese bizantine, tanto
ortodosse che cattoliche, i fedeli accorrono numerosissimi a celebrare l’ufficio della
“Paraclisis”, un particolare ufficio liturgico di supplica e di consolazione, invocando
intensamente la Vergine Maria, nostra Madre e avvocata, di venire in nostro soccorso
e di salvarci, con la potenza del suo Figlio che è Dio. «Vergine Madre di Dio, salvaci!»,
è l’invocazione che incessantemente sale a lei in questi giorni. A S. Maria in via
Lata a Roma, dal 1 al 14 agosto, dalle ore 21.30 alle ore 22.30, da trentacinque anni
si celebra – adattata alla sensibilità liturgica occidentale – questa solenne ufficiatura,
con canti, salmi, letture, preci litaniche e soprattutto alternando ogni sera le strofe
dei due antichi inni bizantini di supplica alla Madre di Dio. La partecipazione a
queste celebrazioni dà modo ai fedeli di respirare – come si augurava il Papa Giovanni
Paolo II – con i due polmoni della Chiesa, l’Oriente e l’Occidente; in modo da prepararsi
con gioia alla solennità dell’Assunzione, festa delle feste di Maria. (A cura di
padre Ermanno Toniolo)