Il "no" degli estremisti indù alla Giornata per la pace in Orissa
Non è stato accolto dagli estremisti indù l’invito a celebrare il 23 agosto una giornata
di pace e armonia. Nei giorni scorsi, in Orissa, un Forum ecumenico presieduto dell’arcivescovo
di Cuttack-Bhubaneswar, Raphael Cheenath, aveva proposto una manifestazione a un anno
esatto dall’avvio dell’ultima ondata di attacchi ai villaggi dei cristiani che ha
causato la morte di oltre un centinaio di persone e la distruzione di un migliaio
di abitazioni. Il forum, oltre che dal governo dell’Orissa e a quello centrale si
è rivolto anche l’Onu, chiedendo che alla giornata del ricordo sia data una veste
istituzionale. Il partito nazionale indù Bharatiya Janata Party (Bjp), rende noto
L'Osservatore Romano, ha espresso dunque la sua contrarietà all’iniziativa. Il leader
del Bjp di Baliguda, che si trova nel distretto di Kandhamal, considerato l’epicentro
delle violenze anticristiane, ha sottolineato che indire una giornata di pace e armonia
il 23 agosto servirà solo a fomentare le tensioni. Inoltre, ha paventato il pericolo
di nuovi scontri, lasciando intendere che l'attuale momento di relativa pace nel distretto
potrebbe improvvisamente venir meno. (V.V.)