2009-07-27 15:34:12

La Giornata del nonno nelle diocesi dell'Argentina


Anche in Argentina - così come ha fatto all'Angelus in Val d'Aosta Benedetto XVI - ieri è stata festeggiata la Giornata del nonno, in occasione della festa dei santi Gioacchino e Anna, genitori della Vergine Maria e nonni di Gesù. È stata la Conferenza episcopale argentina a suggerire di onorare tale giorno dedicandolo ai nonni, una presenza viva nella famiglia, nella Chiesa e nella società, in quanto testimoni di valori, di unità, di fedeltà, custodi di quell'amore che "genera la fede e la gioia di vivere". I vescovi, si legge sull’Osservatore Romano, avevano invitato, nei giorni scorsi, le famiglie cristiane e quelle lontane dalla Chiesa, le parrocchie, le associazioni, i movimenti e i gruppi di ispirazione cattolica, nonché le scuole e le istituzioni, a celebrare "con creatività" la Giornata dei nonni. La ricorrenza è stata fissata nel corso della 18.ma assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che si è tenuta nel mese di aprile dello scorso anno. Questo il tema: "I nonni: la loro testimonianza e presenza nella famiglia". La riunione - ricordano i presuli dell'Argentina nell'illustrare i contenuti e le prospettive della Giornata dei nonni - era finalizzata a valorizzare il ruolo di coesione, di supporto degli anziani all'interno della famiglia, la loro capacità di mediazione tra i coniugi, il loro fruttuoso dialogo con i nipoti come supporto relazionale tra genitori e figli. L'anziano infatti, "scrigno di esperienza e di saggezza", è capace di leggere, più di ogni altro, i segni del tempo, di smussare le difficoltà, di colmare lacune educative, di "infondere speranza". I vescovi argentini, ribadendo la necessità di un nuovo impulso nella pastorale degli anziani, ripropongono alcuni dei punti salienti del discorso che Benedetto XVI rivolse ai partecipanti all'assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia. "Vi ringrazio - sono le parole del Papa - per aver accolto la mia proposta di Valencia, dove dissi: "Mai, per nessuna ragione, i nonni siano esclusi dall'ambito familiare. Essi sono un tesoro che non possiamo strappare alle nuove generazioni, soprattutto quando danno testimonianza di fede". La Chiesa ha sempre avuto nei riguardi dei nonni un'attenzione particolare, riconoscendo loro una grande ricchezza sotto il profilo umano e sociale, come pure sotto quello religioso e spirituale. "I miei venerati predecessori Paolo VI e Giovanni Paolo II - ricordava Benedetto XVI - sono intervenuti più volte, sottolineando la considerazione che la comunità ecclesiale ha per gli anziani, per la loro dedizione e la loro spiritualità. In particolare, Giovanni Paolo II, durante il Giubileo dell'Anno 2000, convocò nel settembre in piazza San Pietro il mondo della "terza età" e in quella circostanza disse: "Nonostante le limitazioni sopraggiunte con l'età, conservo il gusto della vita. Ne ringrazio il Signore. È bello potersi spendere fino alla fine per la causa del Regno di Dio". Sono parole contenute nel messaggio che circa un anno prima, nell'ottobre del 1999, egli aveva indirizzato agli anziani e che conserva intatta la sua attualità umana, sociale e culturale. "Con crescente insistenza - sono ancora espressioni di Benedetto XVI - si giunge persino a proporre l'eutanasia come soluzione per risolvere certe situazioni difficili. Occorre però sempre reagire con forza a ciò che disumanizza la società”. (A.D.G.)







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