2009-07-25 16:16:43

Nel Sud Kivu 35.000 congolesi scappano dagli scontri fra esercito e ribelli rwandesi


Almeno 35.000 persone sono fuggite dalla piana del fiume Ruzizi, al confine fra la Repubblica democratica del Congo, il Rwanda e il Burundi, secondo le cifre fornite dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Scappano dai combattimenti nella provincia congolese del Sud Kivu, nell’est del Paese, dopo l’ultima campagna militare, Kimia-II, lanciata il 12 luglio nel territorio di Uvira dal governo nel tentativo di disarmare i ribelli delle Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda e i loro alleati locali. Da gennaio di quest’anno sono 536.000 i civili fuggiti dagli scontri e dalle rappresaglie, ma il numero totale degli sfollati nella Repubblica democratica del Congo orientale è di un milione e 800mila. In tanti sono scappati dalle due città principali della regione, Lemera e Mulenge, ma almeno 19.000 potrebbero essersi nascoste nelle foreste e nei villaggi vicino a Lemera. Cercano protezione bussando alle porte della case, usando chiese e scuole come rifugi. Gli sfollati hanno raccontato di aver visto uccisioni e subito torture, violenze sessuali, arresti arbitrari, rapimenti, estorsioni e tassazioni forzate per mano delle milizie ribelli Hutu. (V.F.)







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