Grande successo di pubblico per l'apertura notturna dei Musei Vaticani
Ha riscosso un grande successo, ieri sera, l’apertura straordinaria dei Musei Vaticani.
Oltre ai turisti, anche molti cittadini romani hanno ammirato in notturna alcune tra
le più straordinarie opere d’arte di tutto il mondo. Hanno presenziato all’iniziativa,
tra gli altri, il segretario del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano,
mons. Carlo Maria Viganò, ed il vicesindaco di Roma, Mario Cutrufo. C’era per noi
Amedeo Lomonaco:
(musica)
La
luce soffusa di una calda sera d’estate ha accompagnato ieri sera l’apertura in notturna
al pubblico dei Musei Vaticani. Il tramonto e lo sfondo di scorci incomparabili sui
monumenti di Roma, la Basilica di San Pietro e i Giardini Vaticani hanno scandito
il percorso di una visita unica e straordinaria. Ascoltiamo le voci di alcuni
visitatori:
“E' una visione diversa del Museo. La bellezza
è un balsamo dell’anima, per cui è bene approfittarne”.
“Alla fine,
se ci vivi, diventa un’abitudine ed anche la bellezza di Roma non la noti più. Bisogna
invece valorizzarla, questa bellezza, attraverso eventi come questo”. “Spero
che si prosegua su questa strada per avere, anche in Italia, i musei aperti di sera”.
Alla
novità dell’apertura notturna si è aggiunta poi la rinomata ricchezza di un patrimonio
di inestimabile valore, come ricorda Antonio Paolucci,
direttore dei Musei Vaticani:
R. - Tutto qui parla di
Roma. Quest’iniziativa mira a restituire ai cittadini di Roma la loro storia, la loro
identità. La gente entra con la luce del crepuscolo, come adesso, che pian piano si
spegne. Poi di notte, quando sarà buio, ci sarà solo la luce elettrica. E’ una cornice
speciale per capire i capolavori dell’arte antica. Secondo me deve essere soprattutto
il popolo romano a riappropriarsi del suo museo.
D.
– Come ha risposto la città di Roma a quest’iniziativa?
R.
- Ha risposto bene. Questa presenza vuol dire che l’iniziativa funziona. La ripeteremo
in settembre ed ottobre – l’ottobre romano è notoriamente bellissimo – e poi la metteremo
a regime il prossimo anno.
Sono stati molti i romani
che hanno visitato i Musei Vaticani nella tranquillità del silenzio notturno: “Per
me, da romano, è un’emozione doppia. Essendo appunto romano, di Roma e nato a Roma,
quando ci sono queste aperture straordinarie conviene andarci”.
“E’
stata veramente un’emozione nuova!”.
“Abbiamo la
possibilità di venire in orari anche più comodi per gustare con calma la Cappella
Sistina e tutte le bellezze del museo. Diventiamo così anche un po’ turisti, altrimenti
per chi lavora è difficile”.
“E’ stata esaltante,
un’iniziativa splendida”.
Tra i visitatori, anche il vicesindaco di
Roma, Mauro Cutrufo, è rimasto affascinato dalla suggestione
vespertina dei Musei Vaticani:
“E’ una visita al tramonto, quindi è
proprio il momento migliore per guardare questi contrasti. Anche il Campidoglio, da
settembre, in coppia con i Musei Vaticani, aprirà i Musei Capitolini, il Colosseo,
i Fori romani e l’Ara Pacis”.
Il percorso della visita, illuminato anche
dalla luce tremula delle fiaccole, si è snodato attraverso stanze e spazi unici. Il
Cortile ottagono ha incantato i visitatori con le sue opere d’arte, il cielo stellato
e anche la magia della musica. Una magia, quella dei musei, su cui si posa anche lo
sguardo della fede, come sottolinea mons. Giorgio Corbellini,
presidente dell’Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica:
R.
- Sì, anche perché si tratta di opere d’arte che, anche se non sono sempre direttamente
orientate dalla fede cristiana, essendo comunque ispirate al bello, sono ispirate
a Dio.
D. – E’ un’esperienza affascinante e suggestiva
accompagnata, tra l’altro, dalla musica …
R. - Sì,
sempre in un contesto che vuole creare un clima psicologico e spirituale che favorisca
il godimento delle opere d’arte.
La visita è stata per molti anche l’occasione
di soffermarsi sui dettagli degli affreschi della Cappella Sistina. Le voci
di altri visitatori: R. - Sicuramente è un’emozione
sempre nuova. Ci sono già stata altre volte, ma ogni volta colgo dei particolari e
delle cose nuove, per esempio una tridimensionalità del Giudizio Universale, che non
avevo magari visto in precedenza.
D. – Con questa
luce si arricchisce il mistero?
R. – Secondo me sì.
Sarebbe bello immaginare queste sale anche con un po’ di silenzio, per riflettere.
Penso che sarebbe piacevole.
D. – S’immagina sempre
il museo come uno spazio culturale, però è anche uno spazio di preghiera in fondo…
R.
– E soprattutto qui, nella Cappella Sistina, dove vedo che si richiama spesso al silenzio
che dovrebbe essere anche un momento d’introspezione e di riflessione. Non solamente,
quindi, per vedere e visitare ma anche per godere della Cappella che rimane sempre
un luogo sacro.
“Per me è stata veramente un’enorme
emozione ... è come sentirsi quasi immedesimati nella scena che si sta osservando”.
“Nella
Cappella Sistina, una delle opere più belle di tutto il panorama artistico, si ha
la sensazione di avere un contatto diretto con Dio”. (musica)