Maldive: denuncia di Amnesty International per violazione dei diritti umani
Almeno 180 persone rischiano di essere frustate per aver avuto relazioni sessuali
extramatrimoniali. Lo denuncia Amnesty International, che chiede al governo delle
Maldive di porre immediatamente fine a questa pena inumana e degradante, vietata dal
diritto internazionale. Inoltre chiede di introdurre una moratoria urgente sulla fustigazione
in vista della sua definitiva abolizione. L’organizzazione per i diritti umani ha
inoltre riferito di aver ricevuto informazioni attendibili, dalle Maldive, sulla fustigazione
in pubblico di una ragazza di 18 anni, avvenuta il 5 luglio scorso. La ragazza ha
ricevuto 100 frustate, dopo essere stata accusata di aver avuto due relazioni extramatrimoniali.
Giornalisti locali hanno riferito che, dopo le violenze subite, la ragazza ha perso
conoscenza ed è stata trasportata in ospedale. La condanna era stata differita, in
quanto al momento del verdetto la ragazza era incinta. Il tribunale ha considerato
la gravidanza, una prova della colpevolezza dell’imputata. I due uomini coinvolti
nel processo sono stati assolti. La gravità del dolore e della sofferenza che produce,
la rende equiparabile a una forma di tortura – ha dichiarato Abbas Faiz, ricercatore
di Amnesty International sulle Maldive. Il governo dell’isola è obbligato ad abolire
la fustigazione ai sensi delle norme di diritto internazionale che ha firmato, come
la Convenzione contro la tortura e il suo Protocollo aggiuntivo. Tra l’altro, la stragrande
maggioranza delle persone condannate alla fustigazione riguarda le donne, nonostante
la pena sia prevista anche per gli uomini. Secondo gli ultimi dati ufficiali, resi
noti nel 2006 dal Dipartimento dell’amministrazione giudiziaria, in quell’anno sono
state emesse 184 condanne alla fustigazione, 146 delle quali nei confronti di donne.
(A.D.G.)