2009-07-21 15:44:15

I vescovi messicani chiedono un nuovo sforzo per combattere la violenza che sta minando il Paese


La Commissione per la pastorale della comunicazione dell’episcopato messicano, con una nota resa pubblica ieri, ha lanciato un accorato appello affinché sia fermata la violenza che colpisce in modo sempre più crescente e preoccupante il Paese. Rivolgendosi “agli uomini e alle donne che seminano il male”, i vescovi messicani scrivono: “Basta con la morte, gli assassini, l’odio e le paure!”. La nota sottolinea il dolore e l’angoscia che provoca in tutti i cittadini “vivere in un Paese insanguinato dove cresce la violenza” e perciò cresce anche “la sfiducia”. Sono troppi i messicani vittime di minacce, estorsioni, sequestri e omicidi, assicura la Commissione episcopale, che chiede a tutti di “superare le differenze politiche o religiose per opporsi come un solo corpo al flagello della violenza”. Quest’ultima infatti avvilisce tutti i cittadini, costretti a vivere in “un clima di terrore e di incertezza”. D’altra parte si ricorda che in alcuni casi diversi abitanti hanno dovuto abbandonare i loro villaggi e le loro comunità perchè colpite da un’insicurezza crescente. Il documento chiede a tutti di unire la propria voce a quella della Chiesa e a tutto il popolo del Messico per chiedere, a nome di Dio, la fine di questo stato di cose. Quanto è stato denunciato, non è una cosa nuova. Da qualche anno, in diversi documenti, l’episcopato messicano ha richiamato l’attenzione sulla ‘escalation’ di delinquenza, macro criminalità, narcotraffico e traffico di essere umani. In queste ore, il governo federale ha deciso di inviare altri soldati a sostegno di quelli già operanti in alcune regioni del Paese, come per esempio a Michoacan, per contrastare lo strapotere delle bande di narcotrafficanti; secondo la stampa locale infatti, dal 2006 le vittime del traffico di droga sono almeno 11mila. Il 10 luglio scorso, Benedetto XVI, nel corso della presentazione delle Lettere credenziali del nuovo ambasciatore del Messico presso la Santa Sede, aveva rilevato: “Molti sono i passi che, a partire da diverse istanze della vostra nazione, si stanno compiendo per promuovere un ordine sociale più giusto e solidale e per superare le contrarietà che continuano ad attanagliare il Paese. In tal senso, vale la pena sottolineare l'attenzione e l'impegno con cui le Autorità del suo Paese stanno affrontando questioni tanto gravi come la violenza, il narcotraffico, le disuguaglianze e la povertà, che sono terreno fertile per la delinquenza. È risaputo che, per una soluzione efficace e duratura di questi problemi, non sono sufficienti misure tecniche o di sicurezza. È necessaria una visione ampia e l'efficiente unione degli sforzi, oltre alla promozione di un rinnovamento morale, dell'educazione delle coscienze e della costruzione di una vera cultura della vita. In questo contesto, le Autorità e le diverse forze della società messicana troveranno sempre la leale collaborazione e la solidarietà della Chiesa cattolica”. (A cura di Luis Badilla)







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