I vescovi messicani chiedono un nuovo sforzo per combattere la violenza che sta minando
il Paese
La Commissione per la pastorale della comunicazione dell’episcopato messicano, con
una nota resa pubblica ieri, ha lanciato un accorato appello affinché sia fermata
la violenza che colpisce in modo sempre più crescente e preoccupante il Paese. Rivolgendosi
“agli uomini e alle donne che seminano il male”, i vescovi messicani scrivono: “Basta
con la morte, gli assassini, l’odio e le paure!”. La nota sottolinea il dolore e l’angoscia
che provoca in tutti i cittadini “vivere in un Paese insanguinato dove cresce la violenza”
e perciò cresce anche “la sfiducia”. Sono troppi i messicani vittime di minacce, estorsioni,
sequestri e omicidi, assicura la Commissione episcopale, che chiede a tutti di “superare
le differenze politiche o religiose per opporsi come un solo corpo al flagello della
violenza”. Quest’ultima infatti avvilisce tutti i cittadini, costretti a vivere in
“un clima di terrore e di incertezza”. D’altra parte si ricorda che in alcuni casi
diversi abitanti hanno dovuto abbandonare i loro villaggi e le loro comunità perchè
colpite da un’insicurezza crescente. Il documento chiede a tutti di unire la propria
voce a quella della Chiesa e a tutto il popolo del Messico per chiedere, a nome di
Dio, la fine di questo stato di cose. Quanto è stato denunciato, non è una cosa nuova.
Da qualche anno, in diversi documenti, l’episcopato messicano ha richiamato l’attenzione
sulla ‘escalation’ di delinquenza, macro criminalità, narcotraffico e traffico di
essere umani. In queste ore, il governo federale ha deciso di inviare altri soldati
a sostegno di quelli già operanti in alcune regioni del Paese, come per esempio a
Michoacan, per contrastare lo strapotere delle bande di narcotrafficanti; secondo
la stampa locale infatti, dal 2006 le vittime del traffico di droga sono almeno 11mila.
Il 10 luglio scorso, Benedetto XVI, nel corso della presentazione delle Lettere credenziali
del nuovo ambasciatore del Messico presso la Santa Sede, aveva rilevato: “Molti sono
i passi che, a partire da diverse istanze della vostra nazione, si stanno compiendo
per promuovere un ordine sociale più giusto e solidale e per superare le contrarietà
che continuano ad attanagliare il Paese. In tal senso, vale la pena sottolineare l'attenzione
e l'impegno con cui le Autorità del suo Paese stanno affrontando questioni tanto gravi
come la violenza, il narcotraffico, le disuguaglianze e la povertà, che sono terreno
fertile per la delinquenza. È risaputo che, per una soluzione efficace e duratura
di questi problemi, non sono sufficienti misure tecniche o di sicurezza. È necessaria
una visione ampia e l'efficiente unione degli sforzi, oltre alla promozione di un
rinnovamento morale, dell'educazione delle coscienze e della costruzione di una vera
cultura della vita. In questo contesto, le Autorità e le diverse forze della società
messicana troveranno sempre la leale collaborazione e la solidarietà della Chiesa
cattolica”. (A cura di Luis Badilla)