Padre Lombardi: la soluzione migliore per il Papa l'intervento deciso dai medici ad
Aosta
Il Papa ha iniziato la seconda settimana del suo soggiorno a Les Combes in Valle d’Aosta.
Ma come sta proseguendo questo periodo di riposo? Ascoltiamo il direttore della Sala
Stampa vaticana padre Federico Lombardi, al microfono di Sergio Centofanti:
R. – Prosegue
molto bene. Oggi è una giornata tranquilla, il tempo è veramente splendido e tra l’altro
il Papa, rientrando in elicottero ieri da Romano Canavese, ha potuto avere una vista
sulle Alpi della Val d’Aosta assolutamente straordinaria. Naturalmente questa è una
giornata di riposo dopo una giornata impegnativa come quella di ieri, che è andata
veramente molto bene e di cui anche il Papa è stato veramente molto soddisfatto.
D.
– Quali sono le previsioni per i prossimi giorni?
R.
– Sono quelle di un soggiorno molto tranquillo, senza particolari impegni o movimenti
all’esterno. E’ prevista questa celebrazione dei Vespri nella cattedrale di Aosta
venerdì pomeriggio alle 17.30, insieme ai sacerdoti della diocesi ed anche ai rappresentanti
delle diverse parrocchie; sono previste circa 400 persone e sarà un momento di preghiera
molto bello. Poi, domenica, c’è l’appuntamento per l’Angelus proprio qui, vicino al
luogo della residenza del Papa.
D. – Abbiamo visto
sulla stampa alcune interviste a medici che hanno espresso perplessità riguardo all’intervento
subìto dal Papa…
R. – Direi che il tipo d’intervento
attuato e le sue modalità sono state decise dopo una riflessione attenta di persone
competenti, tenuto conto – com’è naturale e giusto – della conoscenza diretta del
paziente e delle circostanze concrete. Bisogna osservare che le diverse opinioni,
manifestate dai medici, sono di carattere un po’ teorico, nel senso che non possono
tener conto degli elementi determinanti della conoscenza diretta del paziente, della
sua situazione e delle circostanze in cui si trova, che sono elementi decisivi in
caso d’intervento come quello che si è realizzato. Credo che si può avere pienamente
fiducia che, nella situazione concreta, è la soluzione più ragionevole e la migliore
che si poteva prendere e non vi è nessun motivo di coltivare preoccupazioni.