Il Sudafrica ospita la quinta conferenza mondiale sull’Aids
Dopo quasi dieci anni dal meeting di Durban, che aveva puntato l’indice, per la prima
volta sul tremendo impatto del virus Hiv nei Paesi in via di sviluppo, si torna a
parlare di Aids nel continente maggiormente colpito dalla malattia. A Città del Capo,
è iniziata ieri la quinta conferenza mondiale dell’International Aids Society, che
intende fare un bilancio e ha obiettivi ambiziosi: eliminare la trasmissione materno
– infantile del virus, raggiungere l’accesso universale alle cure entro il 2010, dimezzare
il numero dei contagi entro il 2011, garantire assistenza sanitaria e terapie all’80%
dei sieropositivi. Intanto si sta procedendo a testare due vaccini, messi a punto
in collaborazione con gli Stati Uniti. Al summit partecipano i maggiori esponenti
mondiali, tra cui il premio Nobel per la medicina 2008, Francoise Barre-Sinoussi,
e il presidente sudafricano, Kgalema Motlanthe. Medici senza Frontiere intanto ha
denunciato l’alto costo dei farmaci, che pone a rischio la vita di migliaia di pazienti.
Nel mondo sono ben 33 milioni le persone malate, 22 milioni delle quali nell'Africa
subsahariana. Ogni anno si registrano 2,7 milioni di nuove infezioni. Soltanto nel
2007 l'Aids ha ucciso due milioni di persone nel mondo. L'Organizzazione Mondiale
della Sanità (Oms) ha lanciato, meno di un mese fa a Venezia, un appello per favorire
la formazione di medici e infermieri, invitando le grandi organizzazioni impegnate
nel Sud del mondo a destinare parte dei fondi al potenziamento dei singoli sistemi
sanitari, a fianco dei governi. (A.D.G.)