2009-07-20 15:27:03

Celebrazioni per il 50.mo anniversario della Conferenza delle Chiese d’Europa


Una grande nave in mezzo al mare. Con questa immagine si è aperta ieri pomeriggio a Lione la celebrazione del 50.mo anniversario della Conferenza delle Chiese d’Europa. 50 anni di storia - ha detto il presidente uscente della Kek, il pastore Jean-Arnold De Clermont dando il via alle celebrazioni - permettono oggi alle Chiese di volgere “uno sguardo critico sulle nostre debolezze. E’ un tempo per pentirci ma anche un tempo di speranza, perché con la grazia di Dio siamo pronti a ripartire”. La celebrazione si è svolta durante la XIII Assemblea Generale della Conferenza delle Chiese d’Europa (Kek) che si conclude questa mattina a Lione. Al centro dei lavori, c’è stata anche l’elezione di gruppo di lavoro che fino al 2011 avrà il compito di elaborare una proposta di revisione strutturale della Kek. Il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I durante l’assemblea ha affrontato il tema del futuro del movimento ecumenico in Europa. “A questo proposito - ha detto - noi vorremmo sottolineare che la cooperazione tra la Kek e il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa è stata necessaria e costruttiva. Per migliorare questo impegno ecumenico, noi proponiamo di mettere in atto una cooperazione meglio organizzata e strutturata tra questi due organismi”. La Chiesa cattolica non fa parte della Kek sebbene intrattiene con essa un rapporto stretto. Prevedere una entrata del Ccee nella Kek - ha ammesso lo stesso Patriarca - implicherebbe “lavori preliminari ed emendamenti ai regolamenti relativi”. Il Patriarca ha anche sottolineato come solo mettendo in atto una più stretta collaborazione tra le Chiese “sarà possibile promuovere più efficacemente il dialogo tra le Chiese d’Europa con le istituzioni europee e l’Unione europea”. “Il futuro della nuova Europa che si sta costruendo, senza i valori spirituali cristiani”, ha detto il Patriarca, si prospetta “triste e incerto”. Il cardinale Philippe Barbarin presente durante l’appello lanciato da Bartolomeo I, ha deciso di scrivere direttamente al Papa per informarlo. “Il Patriarca - ha detto il porporato - ha espresso la speranza che si intensifichino i rapporti con la Chiesa cattolica e a questa affermazione è andato oltre”. Interpellato dai giornalisti, Jean Arnold de Clemornt, presidente della Kek, ha spiegato: “Noi riteniamo che sia possibile avere un Consiglio di tutte le Chiese cristiane in Europa, un luogo attorno al quale si incontrano tutti i cristiani d’Europa per elaborare un messaggio comune da portare alle società europee”. Padre Duarte da Cunha, segretario generale del Consiglio delle conferenze episcopali d'Europa, ha dichiarato al Sir: “Anch’io credo che le Chiese cristiane in Europa siano chiamate all’unità secondo il comandamento del Signore "perché tutti siano una sola cosa" (Gv 17,21) così da servire meglio l’uomo contemporaneo confrontato sempre più ad una molteplicità di sfide complesse anche di carattere etico e sociale”. (A cura di Virginia Volpe)RealAudioMP3







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