Africa: messaggio dei vescovi congolesi per l’Anno Sacerdotale
“Insieme al Santo Padre, vogliamo che l’Anno Sacerdotale contribuisca a promuovere
l’impegno per il vostro rinnovamento interiore al fine di rendere più incisiva e più
vigorosa la vostra testimonianza nel nostro Paese e nel mondo”: così scrivono i vescovi
della Repubblica Democratica del Congo ai sacerdoti nel loro messaggio per l’Anno
Sacerdotale. Nel testo, riferisce l’agenzia Fides, si sottolinea la necessità che
i sacerdoti siano in primo luogo dei testimoni autentici della fede perché, come affermava
Papa Paolo VI, “l’uomo contemporaneo ascolta più i testimoni che i maestri o, se ascolta
i maestri, è perché sono dei testimoni”. Una testimonianza tanto più difficile nella
complessa società congolese, come sottolinea il messaggio: “Cari fratelli nel sacerdozio,
siamo coscienti del fatto che esercitate il vostro ministero in un mondo caratterizzato
da: la perdita del sacro; l’invasione crescente delle sette; il pluralismo religioso;
lo sfaldamento dei valori morali e l’inclinazione a seguire degli antivalori quali:
la menzogna, la divisione, il tribalismo, la xenofobia, il non rispetto della parola
data e del bene comune, la perdita del senso dell’onore e della dignità, la disonestà,
il permissivismo, la cattiva gestione. Inoltre, questo contesto è segnato, da qualche
anno, da alcune situazioni drammatiche di conflitti armati che provocano sofferenze,
da una miseria e da una povertà indescrivibili, dalla perdita di potere d’acquisto
della popolazione, così come dalla distruzione delle principali infrastrutture di
base”. Accanto ai sacerdoti che con coraggio, fanno ogni giorno il loro dovere, i
presuli riconoscono che “esistono purtroppo delle situazioni mai abbastanza deplorate
dove la Chiesa stessa soffre per l’infedeltà di alcuni dei suoi ministri”. “Per questo
- proseguono i vescovi- vi esortiamo a scoprire prima di tutto e a vivere sempre meglio
la vostra identità sacerdotale che è radicata nella stessa persona di Gesù Cristo.
Il Cristo deve dunque rimanere il referente nella vostra vita di tutti i giorni. In
altri termini, siete chiamati a essere testimoni autentici di Cristo”. Per questo
i sacerdoti sono invitati a intensificare la preghiera e a vivere in pienezza la comunione
gerarchica. “La riuscita del vostro ministero dipende dalla vostra relazione intima
con Cristo. Possa essere questo Anno Sacerdotale, per voi, un anno di preghiera, di
penitenza e di mortificazione sull’esempio di San Giovanni Maria Vianney. In questo
cammino, la Santa Vergine Maria, Madre dei sacerdoti, e i Beati Marie Clémentine Anuarite
e Isidore Bakanja ci mostrino che è l’amore che conduce alla fedeltà. Vi affidiamo
allo loro intercessione” conclude il messaggio. (A.D.G.)