Scuote il mondo il video del soldato americano catturato dai Talebani in Afghanistan.
L’ostaggio ha fatto appello per la sua liberazione e per l’allontanamento delle truppe
militari dal Paese. Secondo Washington, il messaggio sarebbe stato dettato dai Talebani
e si tratterebbe di azione propagandistica. E intanto sul terreno si continua a morire.
Il servizio di Marco Guerra:
Ad un mese dalle elezioni presidenziali del 20
agosto l’Afghanistan è quanto mai lontano dall’auspicata pacificazione. Oggi è morto
un altro soldato britannico, il 17.mo dall’inizio di luglio, il mese più sanguinoso
in assoluto in quasi otto anni di intervento militare internazionale. Il soldato è
stato investito dallo scoppio di un ordigno mentre era in missione di pattuglia nella
provincia meridionale di Helmand, teatro della vasta offensiva di 4.000 truppe Usa
e 3.000 britanniche contro le roccaforti talebane. Vittime anche tra la popolazione
civile: si tratta di 11 persone rimaste uccise nell'esplosione di una bomba al passaggio
del minibus sul quale viaggiavano nella provincia di Farah. Si registra infine lo
schianto di un aereo della Nato per problemi tecnici. Illesi i due piloti. Ma a coinvolgere
tutta la comunità internazionale è la diffusione del video che mostra un soldato americano
prigioniero dei Talebani. Le immagini mostrano Bowe Bergdahl, catturato dai miliziani
alla fine di giugno, lanciare un appello agli americani perché facciano pressioni
sull'amministrazione Obama per un ritiro delle truppe dall’Afghanistan. A tutto questo
si aggiunge il monito del presidente Hamid Karzai, secondo cui l’invio di un maggior
numero di truppe non servirà necessariamente a rafforzare la sicurezza. Karzai ha
poi auspicato che vengano avviati negoziati con quei Talebani che sono disposti a
fare un passo indietro.