A Rimini una mostra racconta l'incontro in Paraguay tra il cristianesimo e gli indios
guaranì
Dalla fine del 1500 fino alla metà del 1700, l'incontro tra i gesuiti e gli indios
guaranì del Paraguay ha dato vita a un sistema giudiziario, sanitario, urbano
ed economico senza precedenti. Da questa esperienza, ebbero origine anche opere d'arte
di ottima fattura, nate sotto la guida di artisti europei famosi, come Brassanelli
o Primoli, così come imponenti basiliche i cui resti sono conservati a Trinidad e
Jesus, in Paraguay, o a San Ignazio Minì, in Argentina. Molte di queste opere - informa
l’Agenzia Zenit - saranno raccolte in una mostra dal titolo “Una vita felice per Dio
e per il Re”, allestita in occasione della 30.ma edizione del Meeting per l’Amicizia
fra i popoli, in programma a Rimini dal 23 al 29 agosto prossimi. Attraverso pannelli
e video, ma anche grazie all’ascolto della musica, l’esposizione ripercorre la storia
dell’incontro tra il cristianesimo e gli indios guaranì intorno alla fine del 1500.
La prima opera della Compagnia di Gesù dovuta a San Ignacio Guazú, a sud dell’attuale
Asunción, sorse infatti nel Natale del 1609. Molte altre se ne aggiunsero in seguito,
tanto da arrivare a costituire un sistema produttivo capace di sostenere più di 140
mila persone in 30 riduzioni. (R.R.)