Il cardinale Lajolo in Ucraina: gioia e unità per testimoniare la fede in un mondo
spesso indifferente e ostile
Il cardinale Giovanni Lajolo, presidente della Pontificia Commissione per il
Vaticano e del Governatorato, è giunto ieri a Leopoli, in Ucraina. Il porporato, che
ha accolto l’invito della Chiesa locale a trascorre qualche giorno nel Paese, ha celebrato
stamani la Santa Messa nella Cattedrale latina della città. Beata Zajaczkowska,
della nostra redazione polacca, lo ha intervistato:
R. – Il mio
viaggio mi conduce prima a Zarvanytsia, per celebrare questo grande incontro con la
Madonna di Zarvanytsia, e poi dopo a Berdicev, dove incontrerò tanti giovani.
Quindi, è un viaggio “mariano” questo e quindi pieno di tutta quella dolcezza che
si ha quando si incontra la propria Madre. Devo dire che tutte le persone che ho incontrato
qui mi hanno fatto percepire un po’ di questa dolcezza, ricevendomi sempre con tanta
amabilità, con tanta cortesia. Ieri notte sono stato ospite dell’arcivescovo metropolita
greco-cattolico di Leopoli, e lì ho potuto incontrare il cardinale Husar, persona
venerabile e di grande carisma, e così mi sento anch’io unito come un solo cuore e
un’anima sola con la Chiesa ucraina perché effettivamente tutta la Chiesa è un cuor
solo e un’anima sola in Cristo nostro Signore, nella Vergine Santissima: siamo uniti
nella stessa lode, nella stessa testimonianza della fede, perché il mondo di oggi
ha bisogno – di fronte a tanta indifferenza, talvolta a tanta ostilità manifesta o
nascosta – di vedere questa nostra fede gioiosa, fraterna, cordiale, umana … Anche
per questo, per sentirmi anch’io un pezzo insieme alla Chiesa in Ucraina, compio questo
mio viaggio.