2009-07-17 15:59:35

Il cardinale Tettamanzi sul decreto sicurezza: "Costruire ponti e non muri"


“Una vera accoglienza implica un’apertura verso l’altro, richiede un’apertura, una disponibilità a conoscerlo, ad ascoltarlo, a leggere in profondità le istanze della sua vita”: è questo uno dei passaggi più significativi di un’intervista al cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, pubblicata dal quotidiano ‘La Stampa’ nella quale vengono affrontati i temi sollevati dall’approvazione in parlamento del cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’ che introduce una serie di norme in materia di immigrazione. “Tutti vogliamo la sicurezza - dice il cardinale al suo intervistatore - ma c’è necessità di una sicurezza che sia umana e umanizzante, altrimenti ne escono enormemente penalizzate e sminuite le dimensioni della solidarietà e dell’accoglienza. L’importante è non mettere mai in discussione l’uguale valore di ogni persona”. Per il cardinale Tettamanzi - riferisce l'agenzia Misna - è arrivato il momento di comprendere che non c’è futuro senza solidarietà: “Servono maggiore senso della misura e più accoglienza verso chi è bisognoso, malato, straniero. Accogliere l’altro richiede la disponibilità ad ascoltare, ad interpretare le esigenze vere, profonde, a fare passi avanti insieme. Insomma, costruire ponti invece di alzare muri”. Rifiutare l’accoglienza - continua il cardinale - significa ritirarsi in se stessi: “Riconoscere e mettere al centro la dignità umana consente di equilibrare le istanze della sicurezza e quelle dell’accoglienza. La vera integrazione – è la conclusione – passa dal riconoscimento dell’uguaglianza degli esseri umani”. (R.P.)







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