I vescovi francesi promuovono il dialogo con l’islam
Il Servizio nazionale per le relazioni con l'islam (organismo della Conferenza dei
vescovi di Francia) ha organizzato, come avviene da più di 20 anni, una sessione di
formazione per i cristiani. Non dei semplici corsi sull'islam ma intere giornate dedicate
alla “formazione all'incontro” che si sono tenute dal 2 al 9 luglio, nel convento
francescano di Orsay, in Essonne. Presenti religiosi e laici impegnati quotidianamente
nel dialogo islamo-cristiano: fra essi il vescovo di Creteil, mons. Michel Santier,
presidente del Consiglio episcopale per le relazioni interreligiose e le nuove correnti
religiose, otto sacerdoti, nove delegati diocesani, cappellani nelle carceri e negli
ospedali, ma anche laici desiderosi di approfondire le loro conoscenze. Le otto giornate
della sessione, dal tema “Conoscere e incontrare i musulmani”, prevedevano al mattino
lezioni sull'islam, al pomeriggio dibattiti in piccoli gruppi dove i partecipanti
hanno potuto condividere le loro esperienze, e alla sera incontri con testimoni diretti
del mondo musulmano, come due coppie miste, composte cioè da coniugi cristiani e musulmani.
Fra i docenti, padre Henri de La Hougue, teologo e islamologo all'Istituto cattolico
di Parigi. Lunedì 6, si legge sulle pagine de L’Osservatore Romano, è stato il giorno
della visita alla Grande moschea di Parigi: i partecipanti alla sessione sono stati
ricevuti dal rettore, Dalil Boubakeur. “L'incontro con l'altro — ha detto mons. Santier
— consente di costruirsi una vera personalità. Andare verso colui che è diverso fa
paura e provoca un ripiegarsi su se stessi. Ma riuscire a superare questo riflesso
naturale significa arricchirsi sul piano umano, spirituale e della fede”. (V.V.)