Dopo gli attentati l’Onu chiede più protezione per i cristiani in Iraq
“Rafforzate le misure per preservare in Iraq la diversità culturale, etnica e religiosa
delle minoranze”. È la richiesta, riportata dall’Osservatore Romano, dell'inviato
speciale a Baghdad dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, Ad Melkert, dopo la serie
di attentati che nei giorni scorsi hanno coinvolto alcune Chiese cristiane. Intanto
a Baghdad sono stati celebrati i funerali, presieduti dal vescovo ausiliare di Baghdad
dei Caldei, Shlemon Warduni, di due cristiani vittime dell'attentato che ha coinvolto
la chiesa di Santa Maria. L'arcivescovo di Kirkuk dei Caldei, mons. Louis Sako, ha
evidenziato il miglioramento della situazione in Iraq anche se permangono episodi
di violenza che ostacolano la stabilità del Paese e alimentano un clima di paura.
Un deputato cristiano del Parlamento iracheno, Younadem Kana, ha spiegato che si tratta
di attacchi sistematici e organizzati da gruppi di militanti che vogliono colpire
gli iracheni e i cristiani in particolare. A difesa delle libertà religiose anche
l'interrogazione al Parlamento italiano del deputato Mario Mauro, il quale chiede
alla Commissione e al Consiglio europeo, in che modo intendono sollecitare la comunità
internazionale riguardo a una “ingerenza umanitaria negli Stati dove la libertà religiosa
è sistematicamente calpestata". (M.P.)